I colloqui con i docenti si fanno via chat

Il Comune di Milano ha avviato una sperimentazione nel liceo civico Manzoni. Genitori e professori comunicano via Skype

Chi non ha mai cercato soluzioni per evitare le estenuanti code ai colloqui con i professori? Strategie di battaglia per aggiudicarsi un posto in coda mentre si è impegnati nella fila del docente accanto? E chi non ha mai sognano vie alternative, più tranquille e rilassate per affrontare il docente stremato, frullato dal vortice di volti che si presentano davanti a sè?

 
Nell’era di pc, smartphone, iPad arriva la soluzione tanto attesa dai parenti impegnati a fine quadrimestre nel triplo salto mortale per il monitoraggio dell’andamento scolastico dei figli. Un problema che se alle elementari è ancora gestibile, si complica terribilmente alle medie e alle superiori, dove i docenti sono una decina per classe e ricevono i genitori in orari diversi. Incontrarli tutti, per chi ha più di un figlio e lavora, è un’impresa ciclopica. 
 
Così, la giunta Pisapia ha presentato il progetto «Genitori in video», che si pone proprio l’obiettivo di dare un aiuto ai genitori in affanno per i colloqui. Si parte da una scuola civica il liceo linguistico Manzoni, frequentata per il 50 per cento  dagli allievi della Scala per cui non milanesi, da una realtà che più di altre ha bisogno di un ponte tecnologico per far incontrare agevolmente i genitori e i professori. In audio e in video. Privacy garantita e soddisfazione generale. Il Comune dà il buon esempio in una sua scuola e spera in futuro di poter offrire questa possibilità a tante famiglie milanesi, ma dipenderà dalla disponibilità dei singoli istituti, che dovrebbero dotarsi degli strumenti necessari.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Febbraio 2013
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