Il derby con Cantù vietato ai tifosi della Cimberio

Il timore che aleggiava nei giorni scorsi sulla possibilità che ai tifosi di Varese venisse negato il permesso di assistere al derby di basket contro Cantù (domenica, ore 20, PalaDesio) è purtroppo diventato realtà. L’ufficialità è stata data da un comunicato congiunto delle due società, altrettanto colpite da un provvedimento più inatteso rispetto ad altre volte, proprio a causa della scelta del club brianzolo di giocare in un palasport decisamente più moderno, grande e funzionale rispetto al vecchio "Pianella" di Cucciago. Di più: al PalaDesio si è provveduto a installare una "gabbia" in plexiglas simile a quella che da qualche stagione confina gli ospiti a Masnago, ma ciò evidentemente non è bastato per dare il via libera alla trasferta. E non è bastata neppure la recente esperienza delle Final Eight di Assago, dove prima si ipotizzarono le porte chiuse per la presenza contemporanea di Milano, Varese e Cantù ma dove poi prevalse il buonsenso: non ci furono limitazioni e neppure i tanto temuti problemi di ordine pubblico.
Tra l’altro è curioso "indagare" sui motivi per cui è stato emesso il divieto: alla società brianzola sono state infatti contestate ieri alcune irregolarità di costruzione della "gabbia" (comprensiva, come al PalaWhirlpool, di un ingresso apposito, con scalinata "avvolta" da sbarre e protezioni metalliche) ma proprio nella mattina di oggi – venerdì – la Pallacanestro Cantù è intervenuta per sistemare i problemi segnalati, come giurano dalla sede del club brianzolo. Nonostante ciò però, il divieto è rimasto dando così adito ai sospetti che il motivo reale sia la difficoltà delle forze dell’ordine nel reperire agenti a causa della concomitanza con la giornata elettorale (e fino a qui si potrebbe capire) ma anche con il derby tra Milan e Inter. A questo punto però viene da chiederesi perché il calcio sì e il basket no. La Questura, va detto, smentisce questa ipotesi in via ufficiale, ma il sospetto rimane tale, anche perché in una conferenza stampa su temi elettorali lo stesso Prefetto di Varese ha fatto cenno alla questione della carenza di uomini.

LA LETTERA – Ecco quindi il testo del comunicato congiungo delle due società e dai presidenti Anna Cremascoli e Francesco Vescovi. «Pallacanestro Varese e Pallacanestro Cantù sono amareggiate nell’apprendere la decisione delle autorità competenti di vietare la trasferta ai tifosi varesini in occasione del derby. Le due società si sono sempre prodigate, in collaborazione con le rispettive questure, per sensibilizzare le tifoserie organizzate nel mantenere un atteggiamento corretto. Pallacanestro Varese e Pallacanestro Cantù si sono attivate per consentire il regolare svolgimento delle partite e permettere di conseguenza a tutti i tifosi di godere di uno spettacolo unico come quello del derby. Questa collaborazione negli ultimi anni ha infatti permesso ai tifosi di accedere agli impianti senza nessun problema. La Pallacanestro Cantù ha inoltre provveduto ad adeguare il Paladesio alle richieste della questura costruendo una gabbia come quella già presente al PalaWhirlpool. “Abbiamo deciso – commentano i Presidenti delle due società Anna Cremascoli e Francesco Vescovi – di stilare questo comunicato congiunto proprio per sottolineare che due società sportive dalla gloriosa tradizione come Varese e Cantù sono avversari solo sul campo, ma condividono gli stessi valori e gli stessi principi. Vogliamo che il nostro derby continui ad essere vissuto da tutte le componenti del tifo e che sia un esempio di sana rivalità sportiva”».  

I RIMBORSI – Il divieto di assistere al derby ha colpito i residenti di Varese e provincia, compresi quelli che avevano già comprato il biglietto. Per farsi rimborsare i soldi spesi la regola è quella di rivolgersi al posto (o sito) dove è stato fatto l’acquisto. Sul sito delle due società (QUI IL LINK per la Pallacanestro Varese) sono riportati orari, luoghi e modi per il rimborso: attenzione però agli orari, spesso piuttosto penalizzanti.

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