Le ricette della politica per il lavoro
La tavola rotonda organizzata dalla Cgil sui temi dell'occupazione ha visto protagonisti conque esponenti di altrettante liste del centro sinistra
Il lavoro è un punto fisso del candidato del centro sinistra alla presidenza della Regione Lombardia. Umberto Ambrosoli lo ripete con determinazione dicendo che “abbiamo una questione da affrontare subito e si chiama: lavoro, lavoro, lavoro”.
Oggi, protagonisti della seconda parte dell’iniziativa “Fondata sul lavoro” proposta dalla Cgil di Varese, sono stati Fabrizio Taricco del Pd, Francesco Liparoti di Sel, Andrea Calori di Patto civico, Alessandro Milani dell’Italia dei valori e Alberto Visco Gilardi di Etico. Alleati a sostegno di Ambrosoli, ma con visioni diverse. Per tutti però è stato chiaro come sia davvero il lavoro il cardine di ogni iniziativa di sviluppo.
Fabrizio Taricco, segretario provinciale del Pd, ma con una lunga esperienza nell’amministrazione locale, non ha dubbi. “Dobbiamo intervenire subito sul patto di stabilità perché se liberiamo i sei miliardi che sono nelle casse della Banca d’Italia, i comuni possono usare quei soldi che diventerebbero un volano per l’economia. Serve una alleanza tra mondo del lavoro e mondo dell’imprenditoria perché siamo tutti sulla stessa barca. Quanto all’innovazione questa deve essere di tipo culturale. I settori su cui intervenire sono quelli legati alla green economy , al risparmio energetico e ai servizi”.
Alessandro Milani crede che occorra rivedere con speranza il futuro partendo da “un affiancamento dei giovani agli anziano sul posto di lavoro. Dobbiamo combattere con fermezza la corruzione che è un male terribile per l’economia. Abbiamo risorse culturali, storiche e artistiche per rilanciare il turismo anche partendo da Malpensa che è una fabbrica di lavoro”.
Alberto Visco Gilardi ha ringraziato la Cgil per aver elaborato il Piano del lavoro ed è convinto che “si può uscire dalla crisi con un maggiore intervento pubblico. A questo vanno aggiunte azioni che aumentino la possibilità di accesso al credito. Una delle nostre maggiori risorse può venire dalla ricerca e dall’innovazione. Occorre ripartire da una nuova politica industriale che non poggi sulle teorie liberiste”.
Per Francesco Liparoti i primi interventi da fare sono legislativi “per rivedere la riforma Fornero che ha limitato i diritti. A questo va aggiunta una manovra fiscale che faccia pagare le imposte a chi ha di più e prevediamo una tassa patrimoniale dell’1-1,5% sopra i 750mila euro patrimonio”.
Andrea Calori ha messo al centro il tema delle comunità e dei territori. “Dobbiamo ricucire la disgregazione sociale sul territorio e riorganizzare il dialogo sociale attraverso patti locali. Alla Regione spetta poi un ruolo di regia anche per la gestione dei fondi europei. Un settore su cui intervenire per sviluppare l’occupazione riguarda la riqualificazione del patrimonio edilizio e la manutenzione costante dell’esistente”.
A chiudere l’intensa iniziativa è stato Nino Baseotto, segretario generale della Cgil Lombardia. “Le elezioni arrivano in un momento particolarmente difficile dopo 5 anni di crisi e siamo in presenza di una vera emergenza sociale con un continuo stillicidio di posti di lavoro. Per uscire dalla crisi è necessario promuovere un radicale rinnovamento della politica economica. Il Piano del lavoro propone un cambio di paradigma che consenta di ripartire dal punto di vista della domanda. Il pubblico non può ritirarsi e deve essere un elemento protagonista e un motore di investimenti. Questo è possibile solo con una buona politica che abbia il coraggio delle scelte, rifiuti l’autoreferenzialitá e sia disposta a confrontarsi”.
Nino Baseotto ha ribadito la neutralità della Cgil, ma “questa volta occorre essere chiari perché è una sfida fondamentale per il nostro futuro. Per questo vogliamo che a vincere siano Ambrosoli in Lombardia e Bersani a Roma. Dal giorno dopo noi riprenderemo a fare il nostro lavoro in totale autonomia”.
Presenti anche moltissimi candidati del centrosinistra alle prossime elezioni nazionali e regionali: per il PD c’erano Maria Chiara Gadda, Daniele Marantelli, Letizia Antonello, Giuseppe Migliarino, Erika D’Adda, Alessandro Alfieri. Per Sel: Titti Di Salvo, Tino Magni, Luciana Dabalà, Massimiliano Luparella, Marzia Giovannini, Giovanna Damin. Per Etico a Sinistra: Claudio Brovelli, Giovanni Martina, Giampaolo Livetti. Rivoluzione civile: Pippo Pitarresi e Cosimo Cerardi. Patto civico per Ambrosoli: Walter Andreazza, Ezio Bianchi. Per l’Italia dei Valori: Raffaele Esposito.
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