Schignano, un’immagine rubata.
L'antica festa del carnevale di Schignano, unica nel suo genere e fantastica da vivere, giunta sino a noi attraverso l'impegno della popolazione e delle istituzioni locali corre letteralmente il rischio di essere depredata della sua immagine di bellezza e antiche tradizioni.
Sono state molte le maschere che anche quest’anno hanno popolato il paese di queste figure tanto affascinanti quanto giocose e goliardiche, ma sin dalla prima mattinata, si respirava un’ aria strana, oltre alle maschere il paese è stato letteralmente preso d’assalto da un’ondata di fotografi arroganti e senza senso del pudore venuti esclusivamente per portare a casa un souvenir di ottima qualità preso a basso costo, senza interessarsi minimamente nè alla tradizione nè alle figure legate a queste maschere e al duro lavoro dei cittadini per portare avanti una tradizione così affascinante e delicata come questa.
Di tutta la moda e il merchandising legato al nostro più tradizionale carnevale sembra quasi non esservi traccia, ognuno qui ha un ruolo e ognuno recita perfettamente la propria parte senza eccezione alcuna, partendo dai piu piccoli sino ad arrivare a padri di famiglia, che come da tradizione trasmettono alle giovani generazioni future le conoscenze e le movenze dell’antico carnevale.
La mattina trascorre velocemente, tra gli scherzi dei giocosi brutti e la forte presenza scenica dei belli sino all’ora dell’inizio della vera e propria parata, il momento molto forte dell’attesa però è stato irrimediabilmente rovinato dalla tensione morbosa e dalla sete di immagini dell’ ondata dei fotografi della mattina che non solo si è fatta piu numerosa ma anche più aggressiva, la riservatezza delle vie del paese e la naturalezza dei movimenti delle maschere sono state prese d’assalto, per ogni preda trovata per strada vi era un’ infinito carosello di scatti e pretese di pose più fotogeniche. La piazza stessa si perdeva in mezzo a vere e proprie postazioni di shooting dove il malcapitato di turno veniva aggredito da questi gruppi di ciclopi dove più che amanti di macchina fotografica sembrano un battaglione pronto a far fuoco su qualsiasi cosa si muovesse nelle loro vicinanze senza risparmiare nessuno.
E’ questo dunque il vero significato della fotografia? dov’è tutto il fascino e il piacere della ricerca fotografica? purtroppo non sono un professionista ma semplicemente un dilettante che da questo poco rispetto per il luogo, le persone e utilizzo del mezzo fotografico è rimasto profondamente amareggiato e incredulo davanti a tanta scelleratezza.
Oggi ho parlato di un caso però non unico e assolutamente non isolato, chi non prende in considerazione l’effetto che potrebbe avere ogni singolo scatto prodotto dal proprio mezzo fotografico dovrebbe iniziare a pensare piu seriamente a cosa sta facendo, a come lo sta facendo ma la domanda piu importante che dovrebbe porsi è, perchè lo sto facendo?.
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