“Valle Olona, facciamo gli Stati generali dei comitati civici”
Valter Andreazza, candidato al consiglio regionale per il patto civico "Per Ambrosoli Presidente" lancia la proposta per affrontare problemi e sviluppo dell'area dell'Olona. «La politica deve tornare ad ascoltare i cittadini»
«L’Olona puzza, le sue rive sono lo specchio più evidente del degrado e i Comuni della Media Valle Olona sono stati cementificati oltre ogni misura. Ma in questi ultimi 20 anni i vari politici che si sono succeduti cosa hanno fatto realmente per migliorare la qualità della vita del nostro territorio?». La Valle Olona e Busto Arsizio hanno avuto due presidenti della Provincia della Lega e tre consiglieri regionali (Giampiero Reguzzoni, Luciana Ruffinelli e Gigi Farioli) di cui Farioli addirittura è stato presidente del più importante gruppo consiliare, quello di Forza Italia. «Non avrebbero dovuto battersi loro, per risolvere i problemi della nostra zona? Se non sono stati in grado, con che coraggio vengono a chiedere nuovamente il consenso ai cittadini? Non c’è necessità di maggior rappresentanza, piuttosto di rappresentanza vera, di qualità, non formale e solo per occupare posti». Valter Andreazza, candidato al Pirellone per il Patto Civico "Per Ambrosoli Presidente" è un fiume in piena. Nella serata di lunedì 18 febbraio ha partecipato assieme ad altri tre candidati al consiglio regionale ad un incontro sui problemi e le possibilità di sviluppo della Valle Olona. «Non potevo credere alle mie orecchie – spiega Andreazza -, Legambiente ci mostrava quanto il fiume è inquinato e come sembri impossibile sanzionare chi scarica sostanze inquinanti nel fiume e gli altri dicevano che su questi temi non si può lasciare l’iniziativa ai Comitati. Che è la politica che deve scegliere e prendersi le proprie responsabilità. E quindi, mi domando, perché non l’hanno fatto?». Tutti i politici del sud della Provincia che hanno occupato negli ultimi venti anni i più importanti e prestigiosi posti di potere, secondo Andreazza si sono distinti per il completo disinteresse per il loro territorio. Anzi sono andati oltre, hanno sperperato importanti risorse, vedi l’inutile e sconsiderato palaghiaccio «Se la Provincia e la Regione sono state cementificate in maniera inverosimile avranno qualche colpa anche loro, o no?». Andreazza non risparmia bordate neppure nei confronti dei sindaci della Valle Olona. «Molti di loro sono al secondo mandato, alcuni addirittura ricoprivano ruoli strategici nelle compagini di maggioranza nelle precedenti gestioni; ebbene, ma avranno uno straccio di responsabilità anche loro se in 20 anni l’Olona, oltre a non essere stata depurata, è addirittura peggiorato lo stato di abbandono e degrado. È sempre solo colpa di qualcun’altro o qualcos’altro? A questo punto occorre interrogarsi se effettivamente questo è un problema prioritario per i nostri sindaci. Dagli atteggiamenti auto-giustificanti e dalla rassegnazione che traspariva dalle loro considerazioni, emergeva proprio il contrario». Secondo Andreazza serve un vero cambiamento nel modo di governare la Regione Lombardia. Una nuova politica ambientale e di territorio deve mettere responsabilmente attorno ad un tavolo politici, amministratori locali, associazioni, comitati cittadini per individuare strategie e progettualità da sostenere ai vari livelli decisionali. «Che io sia eletto o no, è mia forte intenzione promuovere una sorta di "Stati generali dei comitati civici della Valle Olona" per dare il via ad un patto sociale di territorio volto a creare una diffusa e coesa forza di proposizione e pressione nei confronti delle istituzioni locali sui temi fondamentali utili a ridare vita e dignità al nostro territorio ed alle sue comunità. Siamo ad un punto di non ritorno: o la politica ascolta e si mette di buzzo buono a rispondere con azioni efficaci e concrete alle istanze delle proprie comunità, oppure lo stato di sfiducia e malessere che emerge sempre di più nei cittadini del nostro Paese si trasformerà in qualcosa di molto più grave ed irreparabile».
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