Hai in mente un koala?Arriva l’album dei The Vad Vuc
La band presenta il suo nuovo lavoro a distanza di tre anni dall'ultimo e sabato 4 maggio è in concerto al PalaGhiaccio di Chiasso (CH)
Anticipato dai singoli “Rise Again” e “Sota i Ciapp”, entrambi in high rotation sulle radio svizzere, esce oggi “Hai in mente un Koala?” (su etichetta event8), il nuovo album dei The Vad Vuc.
Sabato 4 maggio 2013 i The Vad Vuc saranno in concerto per la prima data del “Eucaliptour 2013” al PalaGhiaccio di Chiasso (CH). (Info e Prevendite su www.funpromotion.com costo del biglietto 22.- Chf).
“Hai in mente un Koala?” esce a più di tre anni di distanza dalla pubblicazione de “La parata dei Secondi” ed è un disco che segna un ulteriore passo in avanti nella crescita artistica della band ticinese a partire dalla collaborazione di Fabio Martino (Yo Yo Mundi) per la supervisione e produzione artistica e dalla presenza di ospiti straordinari: Simone Cristicchi, Sharon Shannon, Steve Wickham (The Waterboys), Stéphane Mellino (Les Négresses Vertes), Finny McConnel (The Mahones), Gnu Quartet, Angapiemage Persico e Davide Brambilla (Davide Van De Sfroos), Fabio Martino (Yo Yo Mundi), Fabrizio Barale (Yo Yo Mundi e Ivano Fossati), Dario Canossi (I Luf), Max Dega, Luca Crespi (Inis Fail).
“Hai in mente un koala?” si compone di 13 brani, fotografie di indelebili “amarcord” e attualissimi spaccati quotidiani, che partono dal Ticino, raggiungono la Valtellina, toccano le atmosfere d’Irlanda, fino ad arrivare al Mediterraneo ed al martoriato Medio Oriente. Sono storie di bellissime sirene (Ho visto il mare) e di strascichi di guerra (Kabul), ballate “dell’amore cieco” per carezze non corrisposte (Il canto del suicida #2) e racconti di vite drammaticamente interrotte (Dumà ‘n ciau), c’è tutto l’intorpidimento dei nostri giorni e l’aridità di alcuni esseri umani (Nosferatu e Lo stupido). Una carrellata di vicende più o meno comuni di nostri predecessori (Nona Lena e Sota i ciapp) e di storie di vita e d’amore tra passioni, speranze, malinconie, sconfitte e tradimenti (Ogni cosa è bella, Rise Again, Il bacio di Giuda). Ma c’è anche spazio per l’irriverente “Pater Noster” e per una piccola grande rivincita personale, come il caso del protagonista di “Toulouse-Lautrec”, che si ribella al disagio sociale che lo circonda e che, suo malgrado, lo attanaglia.
The Vad Vuc sono: Cerno – Michele Carobbio – Voce, Chitarra, Mandola, Mandolino Büti – Thomas Butti – Fisarmonica, Tromba, Seba – Sebastian Cereghetti – Trombone, Bombardino, Cucchiai Boss – Davide Bosshard – Susafono, Tastiere, Basso, Jacky – Giacomo Ferrari – Basso, Banjo, Percussioni, Cori Miske – Michelangelo Storari – Batteria, Percussioni, Fid – Fidel Esteves Pinto – Flauto, Tromba
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