Il sogno di Busto Arsizio si chiama Champions League
Sabato 9 marzo a Istanbul la semifinale contro il Rabita Baku: la Unendo Yamamay cerca l’impresa contro una delle grandi favorite. Si decide all’ultimo sull’impiego di Lloyd, Lombardo verso il recupero
Adesso la squadra dei miracoli ha bisogno di un miracolo vero. La Unendo Yamamay si prepara a giocare in Turchia, sabato 9 e domenica 10 marzo, la prima finale di Champions League della sua storia, contendendo agli squadroni turchi e azeri il trofeo più prestigioso d’Europa: un’impresa apparentemente impossibile. Come del resto era “impossibile” che Busto Arsizio diventasse campione d’Italia, era impossibile portare ogni settimana oltre 4000 persone a vedere la pallavolo femminile, era impossibile, con una formazione impoverita e debilitata dagli infortuni, pensare di arrivare all’atto finale della massima competizione del continente. Ora, diciamolo chiaramente, è difficile chiedere di più: le biancorosse partono decisamente sfavorite nella final four di Istanbul, contro tutte le avversarie ma soprattutto contro lo stellare Rabita Baku che incontreranno in semifinale. Senza perdere tempo ad almanaccare sulla presenza o meno di Lloyd e sugli acciacchi delle “farfalle”, tanto vale chiarire subito: la squadra guidata da Marcello Abbondanza è, sulla carta, più forte delle italiane in ogni reparto, e le quote dei bookmakers (che qualche giorno fa davano Busto addirittura a 25 per la vittoria finale) riflettono questa situazione. Dunque, anche se per uno sportivo questa frase non ha senso, si può ben dire che “comunque vada sarà un successo”; la storia, d’altra parte, insegna che nella pallavolo di davvero impossibile non c’è nulla.
IL VIAGGIO – Dopo l’anticipo di campionato con Chieri, la Unendo Yamamay ha dedicato l’intera settimana alla preparazione delle finali: martedì (oltre alla palestra) la prima fase di studio a video delle avversarie, mercoledì doppia sessione di allenamento con i pesi e con il pallone, ovviamente il Mikasa utilizzato nelle competizioni europee. Giovedì alle 8.40 la squadra bustocca è partita da Malpensa alla volta di Istanbul, dove alloggia nel Volley Hotel, lo stesso delle altre finaliste, a due passi dal palazzetto delle finali; nel pomeriggio il primo allenamento, non al Burhan Felek ma nell’adiacente TVF50, centro sportivo gestito direttamente dalla federazione turca. Il palazzetto, inaugurato nel 2010 e dotato di 7500 posti, è intitolato a un celebre giornalista turco, presidente per quasi trent’anni della locale associazione di categoria.
Venerdì 8 marzo l’arrivo nella capitale turca del grosso della delegazione, dei media e dei tifosi, che seguiranno in quasi 150 l’avventura bustocca: alcuni di loro hanno usufruito dei pacchetti-viaggio messi a disposizione della società, altri si sono appoggiati al club degli Amici delle Farfalle, altri ancora si sono organizzati in proprio. I più coraggiosi arriveranno addirittura sabato, giorno della partita, transitando da Zurigo per raggiungere in tempo le loro beniamine; c’è persino un tifoso che arriva da Madrid, dove si trovava per motivi di lavoro. Per tutti gli altri, sempre gli Amici delle Farfalle hanno organizzato una visione collettiva del match presso la sede del club a San Macario di Samarate. Tutte le gare, infatti, saranno trasmese in diretta televisiva da Sportitalia 2.
LA FORMAZIONE – La squadra di Carlo Parisi non si presenta all’appuntamento con la Champions nelle migliori condizioni possibili: diversi acciacchi hanno perseguitato nelle ultime settimane le giocatrici in maglia biancorossa. Valentina Arrighetti sembra ormai perfettamente ristabilita dopo i problemi alla schiena accusati prima della gara di Piacenza; non così Francesca Marcon, che in settimana ha anche saltato parte delle sedute di allenamento per i ricorrenti dolori al collo, ma ovviamente sarà della partita sabato. Il guaio più preoccupante sembrava essere quello di Gilda Lombardo, che tuttavia è in fase di recupero e si è allenata regolarmente dopo l’infortunio alla spalla che l’ha costretta a rimanere fuori in occasione dell’ultima partita di campionato contro Chieri. Ad ogni buon conto, con le "farfalle" è partita anche la giovane Ilaria Spirito, pronta all’occorrenza per andare in panchina. Il tormentone riguarda invece il possibile utilizzo di Lloyd: la prospettiva di rivedere in campo la campionessa californiana a tre mesi esatti dall’ultima partita è stimolante ma al tempo stesso molto rischiosa, visto che Carli ha ripreso ad allenarsi a pieno ritmo solo nelle ultime due settimane. Parisi non si espone (“Il totoformazione fatelo voi…”) nella consapevolezza di poter utilizzare la palleggiatrice se non altro come talismano e spauracchio per le avversarie, ma la speranza è evidentemente quella di poterla schierare sul taraflex, anche se magari non dal primo scambio. Sembra invece più difficile che il coach calabrese riveda le sue scelte per quanto riguarda il posto 4, dove Brinker ha ormai preso stabilmente il posto di Faucette: l’americana è pienamente disponibile, ma con ogni probabilità partirà dalla panchina.
Semifinali
Rabita Baku-Unendo Yamamay Busto Arsizio sabato 9/3 ore 13 (ora italiana)
Rabita: 1 Rabadzhieva, 2 Grun, 3 Skorupa, 5 Krsmanovic, 7 Montaño, 8 Cruz, 9 Castillo (L), 10 Fomina, 12 Golubovic, 15 Starovic, 16 Akinradewo, 17 Zhukova. All. Abbondanza.
Busto: 1 Faucette, 3 Lloyd, 4 Brinker, 6 Leonardi (L), 7 Marcon, 8 Bauer, 10 Kozuch, 11 Lombardo, 13 Arrighetti, 14 Caracuta, 17 Pisani, 18 Bisconti. All. Parisi.
Vakifbank Istanbul-Galatasaray Daikin Istanbul sabato 9/3 ore 16 (ora italiana)
Vakif: 2 Barut, 3 Ilyasoglu, 5 Sano (L), 6 Cayirgan, 7 Molnar, 11 Alikaya, 12 Calderon, 13 Ozsoy, 14 Lo Bianco, 16 Yurtdagülen, 17 Gioli, 18 Arslan. All. Barbolini.
Galatasaray: 2 Sonsirma, 3 Güresen (L), 6 Brakocevic, 7 Glinka, 8 Gürkaynak, 9 Hocaoglu, 10 Önal, 11 Toksoy, 13 Fürst, 16 Uslupehlivan, 17 Naz, 18 Kimura. All. Guidetti.
Finale per il terzo posto domenica 10/3 ore 13 (ora italiana)
Finale domenica 10/3 ore 16 (ora italiana)
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