Una Pasqua con l’impermeabile
Pioggia per tutta le settimana e annuvolamenti con qualche occhiata di sole domenica prossima. Coperte e soprabiti a portata di mano: nevicherà a 1000 metri e il clima resterà invernale
Il sole che ti scalda dopo un inverno gelido: il risveglio da questo sogno è grigio, brusco e addirittura freddo.
Se difatti siamo bel oltre l’arrivo della primavera e ci apprestiamo ad entrare nel mese del dolce dormire – anche grazie alle consuete temperature di aprile – , per il clima tiepido dovremo attendere almeno dopo Pasqua.
LA SETTIMANA – Per affrontare, da martedì, la settimana che ci porterà a Pasqua, rassegnamoci: pioverà spesso; e, quando le giornate saranno asciutte, scordiamoci la passeggiatina in golf e l’aperitivo in maniche di camicia: a portata di mano dovremo tenere sempre un soprabito impermeabile e l’ombrello.
GIORNO PER GIORNO – Ecco nel dettaglio la situazione prevista dal Centro Geofisico Prealpino da martedì. Domani, martedì 26 marzo cielo nuvoloso o molto nuvoloso. Nella notte e al mattino piogge su Valtellina e Orobie, limite neve attorno a 1000 metri. Temperature stazionarie, vale a dire massime fra 7 e 10 gradi, minime addirittura da 1 a quattro gradi: inverno.
Mercoledì: variamente nuvoloso, qualche occhiata di sole al mattino. Nel pomeriggio rapido aumento della copertura nuvolosa, deboli piogge in serata su Varesotto e alto Milanese. Altrove asciutto e clima sempre freddo. Giovedì ancora freddo, nuvole, tendenzialmente asciutto.
IL WEEKEND DI FESTE – Qui le previsioni, da prendere con le molle, non promettono nulla di buono. Venerdì persisteranno stesi passaggi nuvolosi con deboli piogge, idem per sabato, dove nel Varesotto ilmeteo.it segnala ampi passaggi nuvolosi. E Pasqua? Domenica 31 marzo sarà ancora nuvoloso, con qualche schiarita ma anche con possibile pioggia in agguato: prepariamo il caminetto. E a Pasquetta? Temporali.
IL PROVERBIO FRANCESE – Del resto i nostri cugini d’oltralpe hanno un proverbio che sembra calzare a pennello per come si metteranno le cose quest’anno, meteorologicamente parlando: “Noël au balcon, Pâques au tison”.
Suona più o meno così: “Natale al balcone e Pasqua al tizzone”.
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