Agostinelli: “La qualità si vede”

L'allenatore biancorosso plaude ai suoi: "Mai rischiato di prendere gol". Kone: "Con questo modulo ho ripreso fiducia"

Andrea Agostinelli si presenta in sala stampa soddisfatto della seconda vittoria in due gare: «Se vedo la mia squadra creare palle gol e non concederne, allora non posso che essere contento. Abbiamo sempre giocato in attacco, come piace a me, schierando due punte, due mezze punte e due centrali di centrocampo che hanno fatto le mezze punte. Il Varese più offensivo dell’anno non ha permesso agli avversari di creare pericoli: poi, un po’ di qualita in più ha fatto la differenza. Potevamo fare meglio in superiorità numerica, cercando di allargare maggiormente la palla. Davanti però dobbiamo essere più cattivi». Il Varese, effettivamente, non ha mai rischiato nulla: «L’organizzazione di squadra è un’ottima base di partenza – spiega il tecnico biancorosso – Alla fine dell’anno chi subisce meno gol raggiunge gli obiettivi. Io voglio un calcio offensivo ma bisogna sempre sacrificarsi. Voglio giocatori che diano tutto per un’ora, poi faccio i cambi».
Chiusura dedicata a Tripoli e, in particolare, Kone: «Pietro me lo ricordavo quando col Portogruaro era entrato e mi aveva fatto dannare. È il tipo di giocatore di cui ho bisogno per dare fastidio agli avversari, perché è veloce, brillante. Moussa ritrovato? Sì. Gli ho chiesto di sganciarsi tranquillamente dal centrocampo già nel pre-gara. Quando poi siamo passati al 4-3-3, con l’ordine alle punte di non rientrare, si è ulteriormente caricato. Il Cittadella è stato costretto ad abbassarsi e per lui sono aumentate le possibilità di inserimento. Oggi, con le assenze degli incontristi Filipe, Damonte e Struna, abbiamo dato spazio alla qualità. Dal Cittadella mi aspettavo qualcosa in più – chiosa Agostinelli – ma il merito è stato nostro: ci voleva il giusto atteggiamento per dominare per novanta minuti».

Prima del tecnico, spazio in sala stampa a Ferreira Pinto, autore di una buona prova: «Sto migliorando, sto cercando di dare il mio massimo, a volte ci riesco, altre no. Alla curva non ho nulla da dire, altri tifosi invece mi fischiano spesso: possono farlo, ma credo che il problema sia che al mio arrivo qualcuno si aspettava un giocatore diverso. Io comunque – ripete – cerco sempre di dare il massimo». Con sei punti in due partite sotto la guida di Agostinelli, il Varese è ancora in corsa playoff: «Siamo un gruppo giovane e abbiamo una classifica molto buona rispetto alla squadra che siamo – prosegue il brasiliano – Non abbiamo mai mollato e lotteremo fino in fondo per i playoff. Difficile dire per me cosa è cambiato con il nuovo mister: posso dire che con Castori abbiamo sbagliato alcune partite e purtroppo ha pagato per i nostri errori. Agostinelli ha riportato entusiasmo e incassato due vittorie importanti». Determinante il cross da cui è nato l’1-0: «Sono contento che dal mio cross sia venuto il gol – racconta in chiusura Ferreira Pinto – Passati in vantaggio dovevamo portare a casa la partita e ce l’abbiamo fatta, portando a casa una vittoria importante per classifica e morale. I playoff? Noi dobbiamo cercare di fare punteggio pieno, se poi quelli davanti manterrano il vantaggio allora sarà giusto che non si giochino. Pensiamo a vincere, poi si vedrà: resta comunque un campionato affrontato a testa alta».

A beneficiare del cross del brasiliano è stato Moussa Kone: «Sono contento per il gol e per la prestazione della squadra. I tre punti erano fondamentali, ce l’abbiamo fatta, siamo molto contenti. Dal Cittadella mi aspettavo qualcosa in più, ma la verità è che il Varese è stato superiore». L’ivoriano ha beneficiato del cambio di modulo in corsa: «Durante la partita siamo passati al 4-3-3, con cui credo che abbiamo fatto meglio. Io mi sono trovato molto bene, e sto giocando meglio anche perché ho ritrovato continuità: quando si gioca poco non è facile, adesso ho ritrovato spazio e sono contento. Per i playoff dobbiamo pensare innanzitutto a noi – conclude Kone – Cerchiamo di vincerle tutte, le somme le tireremo in fondo».

Deluso invece il tecnico del Cittadella Claudio Foscarini: «Ero convinto di poter venire a fare risultato: speravo in buona prestazione, ma se commetti degli errori li paghi. Nel momento più importante della gara stavamo uscendo, cercando di prendere in mano il pallino del gioco, ma è arrivato il gol che ha spezzato l’equilibrio: un cross non chiuso, una marcatura fatta male… i dettagli fanno la differenza. Nella ripresa eravamo intenzionati a reagire, ma l’espulsione ha condizionato le nostre possibilità. Siamo stati più aggressivi, ma abbiamo concesso troppi spazi: le cose si sono complicate anche perché giocavamo contro una squadra che sa gestire il pallone. Il risultato è giusto e va accettato, ma con il rammarico di quello che non siamo riusciti a fare. Una giornata negativa che non è diventata negativissima grazie ai risultati dagli altri campi. Adesso però per noi sarà fondamentale la gara di sabato prossimo contro la Reggina».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Aprile 2013
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