Contaminare, partecipare, scegliere: tutti i vantaggi della rete
Se ne parla lunedì 22, alle 18.30 ai Molini Marzoli Massari di Busto Arsizio, con Ivana Pais e Fabio Lalli. Ultimo convegno di avvicinamento al Congresso 2013 di Confartigianato. Diretta multimediale seguici su Facebook e Twitter (#futuroartigianoVa)
Connettere idee, progetti, persone e imprese. Condividere ciò in cui si crede, estendere il proprio business, sentirsi parte di una “rete” nella quale esperienze e saperi si incontrano e migrano. Se ne parla a “La rete che moltiplica idee e progetti”: lunedì 22 aprile, alle 18.30, ai Molini Marzoli Massari – Technociy (via Alberto da Giussano 10) a Busto Arsizio.
È possibile iscriversi compilando il modulo on-line su www.asarva.org – Speciale “Congresso 2013. L’impresa del futuro è artigiana”. L’appuntamento chiude il percorso di avvicinamento al Congresso 2013 di Confartigianato Imprese Varese.
Interverranno Ivana Pais (@ivanapais; docente di Sociologia dei processi economici e del lavoro alla facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano) e Fabio Lalli (@fabiolalli; Ceo di IQUII, mobile company italiana, e presidente di Indigeni Digitali). Varesenews seguirà la diretta multimediale per intervenire #futuroartigianova.
Perché dedicare un convegno al web 2.0 e alla rete? «Perché si tratta di luoghi che possono migliorare quelle forme di collaborazione già sviluppate dalle imprese. Forme di cooperazione forse poco formalizzate che aiutano l’imprenditore a cogliere più opportunità di lavoro di quante da solo possa realizzare», sottolinea Mauro Colombo, direttore generale di Confartigianato Imprese Varese. «Le imprese hanno bisogno di riconoscere perché e come questo “mettersi insieme” possa trasformarsi in una opportunità per migliorare la qualità del proprio lavoro, ampliare le potenzialità di vendita, cogliere maggiori occasioni di sviluppo e innovazione. Temi che devono interessare non solo le aziende più “mature” ma anche quelle di nuova costituzione. A maggior ragione oggi, la dimensione non è un limite per essere una “buona” impresa, ma grazie ad una diffusa e robusta rete di relazioni e partnership si può trasformare in un’azienda di “successo”».
È questo che si affronterà al convegno di lunedì 22 ai Molini Marzoli, perché la connessione di persone e idee permette la crescita di entrambe. È così che va riletto il tema delle reti e delle alleanze fra imprese: esperienze di cooperazione (più o meno forte, più o meno formalizzata) fra aziende. In particolare, durante l’incontro si approfondirà il tema dell’attività connettiva tipica della Rete analizzando – nei particolari – le logiche che muovono il web e, dunque, l’aspetto della condivisione: dal “mi piace” di Facebook alle esperienze del crowdfunding (la raccolta di fondi dal basso).
«È attraverso la rete – dichiara Ivana Pais – che si coordinano e raccolgono diversi flussi di informazione e conoscenza in grado di determinare l’avvio di nuovi processi di apprendimento ma, soprattutto, la creazione e diffusione di innovazione. Inoltre, la rete permette di ampliare il proprio ambito di azione con conseguenze rilevanti soprattutto rispetto al posizionamento nel mercato globale. Tutto questo impatta sul mercato del lavoro con trasformazioni profonde».
La rete fa emergere forme di collaborazione massiccia e diffusa – mass collaboration o anche peer production (cioè scambio), condivisione e azione globale – e tecnologie del mondo open source (ad esempio iniziative wiki) in grado di creare un valore implicito per l’impresa e aumentarne la competitività attraverso il crowd-sourcing e la co-creazione.
Gli stessi imprenditori guardano con interesse a questi strumenti, perché «la rete – sottolinea Lalli -ha il vantaggio di essere uno strumento di propagazione e diffusione: la piccola impresa mantiene le sue caratteristiche sul territorio e le radica, mentre il digitale permette di diventare globale e conservare nello stesso tempo un aspetto “local” dell’imprenditoria: è questo il primo, grande vantaggio».
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