Genovese premiato al Baff: “Nessuno parla più di cultura”

Al regista romano il premio della BA Film Commission. Premi anche alle sceneggiature con Alberto Manca e Nicola Lucchi

E’ un festival del cinema per pensare e soffermarsi quello iniziato oggi a Busto Arsizio e che si chiuderà il 20 aprile (qui il programma). La sala del teatro Manzoni, uno dei cinema d’essai bustocchi ancora vivi e vitali, ha accolto la Busto del cinema e dello spettacolo tra autorità, operatori del settore, studenti dell’Istituo cinematografico Antognoni, genitori dei ragazzi del coreutico. La rassegna cinematografica bustocca ha preso il via con la consegna dei primi premi della sceneggiatura, uno dei pochi festival dove viene riconosciuta questa importante professionalità. 

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Claudia Donadoni, madrina del Baff da molti anni, ha introdotto il sindaco Gigi Farioli che ha subito ricordato gli indirizzi culturali dell’undicesima edizione a partire dal tema scelto "l’altra faccia della medaglia" e i diversi anniversari ricordati con omaggi e convegni: «Quest’anno ricorrono i 1700 anni dall’Editto di Costantino, primo vero documento che asseriva la libertà di culto, i 150 anni dalla nascita di D’Annunzio, i 20 anni dalla morte di Fellini – ha elencato il sindaco – vogliamo ricordare tutti questi importanti anniversari per dare un contributo di cultura importante in una società liquida come quella attuale, il cinema è lo strumento che abbiamo scelto per fare questa operazione». Sul palco, uno ad uno ringraziati da Farioli, il direttore artistico Vittorio Giacci, il presidente dell’Icma Alessandro Munari e il presidente del Baff Alberto Armiraglio. Una sorpresa, rispetto alle aspettative iniziali, però c’è stata con la presenza di Federico D’Annunzio, nipote del grande poeta: «Sono felice che si ricordi mio nonno guardando alla sua opera complessiva – e ha proseguito – rileggete le sue opere perchè raccontano una persona totalmente diversa dal fascista che molti ancora oggi credono sia stato».

Come detto, subito spazio al cinema e ai premi con la consegna del premio della BA Film Commission da parte del direttore dell’Icma  Andrea Castellanza a Paolo Genovese, il regista romano di Immaturi, La banda dei babbi natale e Una famiglia perfetta. Genovese si è detto felice di aver ricevuto il premio e ha elogiato le finalità della kermesse: «In questo Paese nessuno parla più di cultura, realtà come quella di Busto Arsizio sono importanti perchè fanno emergere film che altrimenti non avrebbero modo di arrivare alle persone – ha detto – forse qualcuno decide per voi ciò che vi piacerà e questo non lo condivido. Le pellicole in concorso quest’anno mi piacciono molto e sono sicuro che verranno apprezzati».  Lo stesso Genovese ha premiato le due sceneggiature e il premio alla miglior opera prima è andato a Nicola Lucchi mentre Alberto Manca si è aggiudicato il premio per la miglior sceneggiatura con "Perchè nessuno domani ricordi". A chiudere la cerimonia lo spettacolo dei ragazzi del liceo coreutico di Busto Arsizio che hanno reso il loro omaggio danzante a Otto e 1/2 di Fellini.

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Pubblicato il 13 Aprile 2013
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