Nasce “scarpe blu” per una Tradate a mobilità sostenibile

L'annuncio di Maurizio Alberti e le prime proposte per rendere la città sostenibile dal punto di vista della mobilità

Maurizio Alberti annuncia la nascita dell’associazione "Scarpe blu" che unirà le esperienze ed i contributi di singoli cittadini ed associazioni del territorio con lo scopo di migliorare la mobilità sostenibile della città. Ecco alcune proposte per l’amministrazione

La Tradate che vogliamo definire per i prossimi anni è una Tradate che si muove sì, ma a piedi ed in bicicletta. Questa deve essere la sfida che la nuova Amministrazione deve affrontare: ridisegnare la mobilità interna della città privilegiando la movimentazione sostenibile.
Molte città in Italia hanno accettato questa sfida ed i risultati sono sorprendenti.
Riteniamo che i parcheggi auto nelle zone centrali siano più che sufficienti ed i tempi di percorrenza a piedi per raggiungere ogni luogo in centro siano di pochi minuti.
Esistono quindi le condizioni per sviluppare un grande progetto di mobilità dolce che si può articolare partendo da uno studio generale (il piano del traffico redatto da ATM è una buona base di partenza) per giungere alla realizzazione di tanti interventi puntuali mirati alla messa in sicurezza dei vari percorsi ciclopedonali.
E’ nato da poco nella nostra città il tavolo di lavoro che cercherà di affiancare e stimolare l’Amministrazione sui vari temi legati alla mobilità dolce.
Sono presenti singoli cittadini ed associazioni e gruppi che operano sul territorio quali i Genitori per il pedibus, Legambiente Tradate, FIAB, con la collaborazione dell’Associazione Genitori vittime della strada,.
Le proposte sono moltissime:
1. Elaborazione del piano generale della mobilità con particolare attenzione alle vie ciclopedonali.
2. Messa in sicurezza dei percorsi pedibus e dei percorsi pedonali critici.
3. Elaborazione di un progetto per la mobiltà circostante Piazza Mazzini, studio delle criticità, per giungere gradualmente alla completa pedonalizzazione della piazza.
4. Studio di nuove piste ciclabili ricavabili da strade eccessivamente larghe o da nuovi sensi unici.
5. Richiesta di atteggiamento rispettoso verso l’utenza debole da parte degli automobilisti con maggior severità da parte delle forze dell’ordine nel sanzionare la non applicazione delle regole.
6. Diffusione nelle zone centrali di Tradate, Abbiate, Ceppine del limite dei 30 Km/h.
7. Congiunzione dei numerosi tratti di ciclabile esistente.
8. Richiesta di posizionamento di rastrelliere per biciclette nei luoghi nevralgici.
9. Un parcheggio bicilette in piazza stazione efficiente, con la possibilità di noleggiare bici.
10. Avvio di una campagna pubblicitaria cittadina che stimoli l’uso dei piedi e della bicicletta.
11. Educazione e sensibilizzazione dei bambini e giovani sulla mobilità dolce, definizione di un logo-impronta da dipingere sui percorsi sicuri.
Seguiranno tante altre proposte, questo è solo l’inizio!

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Giugno 2013
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