Rosati affianca Preziosi nel Genoa, due città perplesse
Incontro tra il presidente biancorosso e quello del Grifone che nel frattempo aggredisce un reporter. In Liguria tifosi scettici, a Varese preoccupati
Antonio Rosati pare vicino alla promozione in Serie A. Non con il Varese di cui è presidente e con cui ci è andato vicino in queste tre stagioni di campionato cadetto, ma con il Genoa che – secondo una serie di indiscrezioni poi confermate da un incontro con Enrico Preziosi e i suoi uomini – sarebbe in procinto di acquistare.
Un salto in avanti che stupisce quello dell’imprenditore nato a Santa Margherita Ligure, già vicino allo Spezia (prima di arrivare a Varese) e nel recente passato anche pronto a strizzare l’occhiolino alla Sampdoria. La Liguria è evidentemente nel cuore di Rosati che ora è in trattativa con il club più antico d’Italia, da alcuni anni in mano a Preziosi.
La vicenda si sta evolvendo rapidamente: dopo l’annuncio uscito su alcuni quotidiani e rilanciato dai siti specializzati in calciomercato, è arrivato l’incontro tra Rosati e lo staff di Preziosi iniziato in un ristorante di Pegli e quindi proseguito nella sede del Grifone a Villa Rostan. Momenti ingarbugliati e un po’ nervosi visto che l’attuale proprietario rossoblu – che in mattinata ha deposto in tribunale per la questione Genoa-Siena, quando gli ultras costrinsero i giocatori a levarsi la maglia – ha aggredito un videoreporter del "Secolo XIX" (guarda il video sul sito del giornale genovese) in attesa con altri giornalisti di avere notizie di prima mano. Calci agli stinchi e telecamera distrutta il menu del giorno.
A Genova come a Varese dunque antenne dritte per capire quali scenari potranno nascere: all’ombra della Lanterna, dove Preziosi ha perso da tempo l’appeal con i tifosi, danno per vicina la cessione della società ma guardano anche con molto scetticismo a Rosati. Se il patron biancorosso approdasse al Grifone infatti dovrebbe portare con sé un’iniezione di denaro fresco per far fronte alle spese che si incontrano in casi come questi e soprattutto si troverebbe a gestire una società che per mille ragioni non può essere paragonata al Varese (per seguito, strutture, dipendenti, organizzazione interna, budget, parco giocatori…). A Genova quindi, dove il tifo calcistico conta tantissimo su entrambe le sponde, si respira un certo malcontento per come sta evolvendo la vicenda anche se Preziosi nel pomeriggio è intervenuto in modo netto: secondo lui Rosati lo affiancherà nella gestione del club e lascerà il Varese, non potendo mantenere due cariche di questo tipo.
Preoccupazioni che, seppur differenti, si percepiscono anche nella Città Giardino: Rosati ha infatti spesso parlato di un allargamento della base societaria – così ma senza mai uscire allo scoperto per quanto riguarda una cessione. Voci non confermate (e non certo piacevoli per i tifosi) lo hanno accostato brevemente al Novara una decina di giorni fa ma in questo momento la portata della notizia è decisamente maggiore. E se comunque l’affare non andasse in porto, pare difficile che Rosati possa tornare a Masnago come se nulla fosse successo.
Due società e due "popoli" di tifosi dunque si ritrovano nel guado, sperando che presto non si ritrovino nel guano. Una lettera in certi casi fa un bel po’ di differenza.
Leggi anche: Il Varese promette: "Futuro garantito"
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