“Servono scelte responsabili per le imprese!”

Davide Galli, presidente all’Assemblea nazionale di Confartigianato, sottolinea nuovamente l’urgenza di intervenire sugli ostacoli che bloccano l’impresa: fisco, burocrazia, mercato del lavoro, credito

All’indomani dell’Assemblea nazionale di Confartigianato (all’Auditorium del Parco della Musica a Roma), Davide Galli – presidente di Confartigianato Imprese Varese – sottolinea nuovamente l’urgenza di impegnarsi collettivamente e con responsabilità sul nostro territorio per trovare soluzioni condivise contro la crisi economica.

Presente con una numerosa delegazione di Confartigianato Varese all’Assemblea presieduta da Giorgio Merletti, il primo imprenditore varesino che sale alla carica di presidente nazionale di Confartigianato, Galli dichiara che «si fa sempre più urgente semplificare, sburocratizzare e alleggerire l’impresa da un costo del lavoro soffocante e da un’imposizione fiscale al limite: in Lombardia si supera il 68% di tasse sull’impresa. Nello stesso tempo serve flessibilità in entrata per garantire un lavoro ai giovani, una ferma valorizzazione dell’apprendistato e strumenti alternativi di credito. Perché se le risorse, nell’immediato futuro, saranno sempre più scarse le si dovrà utilizzare meglio e con maggiore consapevolezza».

I numeri espressi dagli Uffici Studi del sistema Confartigianato sono preoccupanti: «A livello nazionale, in 600 giorni di Governo hanno chiuso 60mila imprese, il Pil è calato del 3,4%, la pressione fiscale è aumentata di 2 punti e la disoccupazione è al -8%. Il credito alle imprese è diminuito di 65 miliardi rispetto il 2011 e il costo del credito – in Italia – è di 200 punti superiore rispetto la Germania. Serve responsabilità da parte di tutti: associazioni di categoria, sindacati, enti e istituzioni, istituti di credito e stakeholder anche di questa nostra provincia».

Un tema caro a Davide Galli, quello della responsabilità, e più volte richiamato al Congresso 2013 di Confartigianato Imprese Varese. Perché nel 2012, in provincia di Varese, hanno chiuso 4.509 imprese, più di 375 unità al mese. Ne sono nate 4.443, ma non sono sufficienti per recuperare una situazione economica ormai drammatica.  Al 31 dicembre 2012 le aziende operative sul nostro territorio erano 63.903: -0,6% rispetto a dodici mesi prima. A soffrire, in particolare, sono le micro e piccole imprese con una contrazione dell’1,5%: a fine 2012 si contano 23.036 unità. Il manifatturiero segna una riduzione del 2,5% di imprese, mentre il settore delle costruzioni registra un -1,5%.

«E’ sempre più importante facilitare le imprese nel loro lavoro», prosegue il presidente di Confartigianato Varese, Davide Galli: «Da una parte con tasse che siano eque e sostenibili, con leggi semplici che possano essere adottate da subito senza interpretazioni soggettive e con un mercato che sappia valorizzare l’intraprendenza e l’autoimprenditorialità anche dei giovani; dall’altro con una Pubblica Amministrazione che sappia creare un contesto favorevole all’imprenditoria, magari accogliendo i suggerimenti di chi fa impresa con esperienza e professionalità».

«Nella vicina Svizzera la tassazione è al 30% e le imprese che assumono vedono diminuirsi gradatamente l’imposizione fiscale: evitiamo che le nostre imprese vadano oltreconfine. Servono politiche amministrative che non facciano da contrasto all’imprenditoria e una pubblica amministrazione che possa offrire agli imprenditori vantaggi in termini fiscali, organizzativi e burocratici», prosegue l’imprenditore di Gallarate. Con una particolare attenzione al credito: «Le imprese sono un insieme di esperienze, storia, tradizioni, conquiste e ricchezza a favore del nostro territorio: il rating deve considerare anche questo e non solo i Bilanci. I confidi come Artigianfidi Lombardia, la struttura per il credito di Confartigianato Imprese Varese, hanno retto alla crisi e hanno sostenuto l’imprenditoria anche con garanzie sino all’80%, ma è fondamentale sostenere la loro vitalità con un supporto patrimoniale e un piano di ricapitalizzazione».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Giugno 2013
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