Una montagna di dolcezza
Antonio Bulgheroni, una vita spesa nell'azienda prima di famiglia e poi multinazionale, ci racconta la Lindt
Dal 141tour a Induno Olona
Antonio Bulgheroni entrò nell’azienda di famiglia nel 1969. Cinque anni dopo divenne amministratore delegato. "Nell’84 – ci racconta Toto, come lo chiamano tutti – ci siamo spostati da viale Valganna a Induno e Lindt entrò con il 10% nel capitale. Poi nel 1992 ci chiese di acquistare l’azienda per
costitutore la holding".
Una decisione sofferta per chi era parte di una importante storia industriale tutta varesina. Bulgheroni ama la sua terra e il suo impegno è andato in ogni direzione a partire dalla pallacanestro dove ha giocato dal 1959 al 1965 e dal 1970 al 1971. Da giocatore vinse 3 campionati italiani e e fu campione d’Europa nel 1970. Successivamente ricoprì la carica di presidente dal 1981 al 1992 e fu membro del consiglio d’amministrazione dal 1992 al 2001.
Una decisione sofferta per chi era parte di una importante storia industriale tutta varesina. Bulgheroni ama la sua terra e il suo impegno è andato in ogni direzione a partire dalla pallacanestro dove ha giocato dal 1959 al 1965 e dal 1970 al 1971. Da giocatore vinse 3 campionati italiani e e fu campione d’Europa nel 1970. Successivamente ricoprì la carica di presidente dal 1981 al 1992 e fu membro del consiglio d’amministrazione dal 1992 al 2001.
"Dopo la vendita a Lindt ho scelto di restare in azienda da proprietario a manager e sono rimasto 17 anni come amministratore delegato e oggi ricopro la carica di presidente di Lindt Italia e sono nel Cda e in vari comitati del gruppo.

Nel 1993 la Lindt & Sprüngli – divenuta nel frattempo una delle principali multinazionali dell’industria mondiale del cioccolato – acquista la Bulgheroni spa, che cambia la denominazione in "Lindt & Sprüngli spa" e cessa definitivamente la produzione di caramelle. L’azienda Bulgheroni era nata nel 1909 e negli anni Cinquanta era cresciuta acquisendo un peso crescente in un contesto competitivo nazionale che vede la presenza di imprese storiche come Perugina, Ferrero, Caffarel, Tobler, oltre che di produttori locali attivi nella provincia di Varese.
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