Zaino in spalla a studiare il gambero di fiume
Sono ben dodici le scuole di Varese e provincia che hanno aderito al progetto dell’Unione Europea sul gambero di fiume autoctono. Con gite "in loco" e una festa al Villaggio Cagnola, che si terrà domenica 2
Sono ben dodici le scuole di Varese e provincia che hanno aderito al progetto “CRAINat – Conservation and recovery of Austropotamobius pallipes in Italian Natura2000 sites” finanziato da LIFE+ 2008, un programma dell’Unione Europea finalizzato alla conservazione e all’incremento del gambero di fiume autoctono. Tre le regioni italiane coinvolte: Lombardia, Abruzzo e Molise, dove spicca per ricchezza di siti di importanza comunitaria proprio il territorio varesino.
Gli studiosi del Parco del Campo dei Fiori hanno infatti evidenziato cinque aree di monitoraggio– il lago di Ganna, il monte Legnone e la Chiusarella, il monte Martica, il versante settentrionale e le grotte del Campo dei Fiori – dove hanno condotto una serrata azione di salvaguardia sul crostaceo di bonvesiniana memoria. Scriveva così, infatti, nel suo latino medievale il maestro legnanese nell’anno 1288: « (…) ipsi piscatores, veritate rei dilligenter examinata, manifeste fatentur, computatis omnibus diebus a carnisprivio usque ad santi Martini festivitatem, plures septem cancrorum modiis in civitate tantummodo cottidie comedentur» (Bonvesin de la Riva, De magnalibus Mediolani, IV, XII), ossia che i pescatori milanesi avevano calcolato che in tutto il periodo che va dalla Quaresima alla metà di novembre si mangiano nella sola città più di sette moggi di gamberi.
Oggi, che da tempo è specie protetta in tutta Europa, il gambero nostrano di acqua dolce – noto con il nome scientifico di Austropotamobius pallipes – diventa nuovamente materia di studio per gli studenti di elementari e medie. La biologa Loredana Castiglioni, dottoressa dell’Università dell’Insubria e collaboratrice del Parco Campo Dei Fiori, ha infatti curato i risvolti educativi del progetto portandolo materialmente in trenta aule delle scuole varesine. Nato dal servizio di educazione ambientale del Parco, il lavoro, partito nella primavera del 2012, si concluderà a giugno e prevede un doppio ciclo di lezioni teoriche e pratiche.
«In classe illustro lo studio della comunità europea, parlo delle attività del parco e poi spiego la biologia del gambero, procedendo con esperimenti su parametri ambientali che possono influenzare il suo habitat, come il pH e la quantità di Ossigeno disciolto nell’acqua». Seguono le gite sul territorio, dove la dottoressa Castiglioni porta materialmente le classi a cercare la presenza del gambero nelle acque nostrane. La gita più gettonata, nemmeno a dirlo, è stata al lago di Ganna: zaino e stivaloni e tutti in riva al Margorabbia a fare il campionamento dei macroinvertebrati; in pratica a cercare larve, insetti e il famigerato gambero fra i sassi e la vegetazione palustre. «E i ragazzi si dimostrano sempre entusiasti di queste gite fuori porta che, inaspettatamente, aprono un meraviglioso mondo sconosciuto e, per certi versi, magico, come pochi territori sanno ancora offrire».
A conclusione del progetto, il Parco del Campo dei Fiori ha pensato di realizzare una grande festa al Villaggio Cagnola. Il 2 giugno, infatti, si terranno le premiazioni del concorso “Gamberto, il gambero riscoperto” dedicato ai disegni ed agli elaborati delle scuole elementari aderenti al progetto. Durante la giornata verranno proposti alcuni laboratori organizzati dalla task force del gambero, dalle guardie ecologiche volontarie del Campo dei Fiori e dai Laboratori di Re Mida con il riciclo creativo. Saranno presenti anche i Decervellati Teatro col truccabimbi, la scuola di Mountain Bike e, dulcis in fundo, la nota scrittrice per ragazzi Mathilde Bonetti, che presenterà i nuovi capitoli dell’intraprendente aspirante veterinaria Martina alle prese con i cuccioli da salvare nei parchi naturali italiani. La festa si terrà anche in caso di maltempo.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Lina Hepper su La Provincia di Varese studia un gestore unico dei rifiuti: "Una strategia a lungo termine per anticipare il futuro"
Cloe su Quattro eccellenze varesine premiate dai Travelers' Choice 2025 di TripAdvisor
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.