Accordo separato per il nuovo contratto artigiano dei metalmeccanici
Cova (Fim Cisl): «Abbiamo cercato di regolare il tema della flessibilità degli orari di lavoro, in un settore dove la dimensione d’impresa facilita nei fatti una totale “deregolazione” della prestazione lavorativa, e di introdurre alcune innovazioni positive sui temi dell’ambiente, della sicurezza e sulla formazione professionale»
Welfare integrativo, estensione dei permessi straordinari, maggiore regolazione degli orari flessibili, premio di produttività regionale anche per i lavoratori a termine. Sono solo alcune delle novità previste dall’ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto collettivo regionale area metalmeccanica, raggiunta dopo 11 anni di attesa per gli oltre 100mila lavoratori del settore. L’accordo prevede inoltre l’introduzione in via sperimentale di un premio di produttività regionale che potrebbe arrivare ad erogare 800 euro complessivi relativamente al biennio 2013/2014.
«L’intesa raggiunta si colloca in una congiuntura economica difficilissima, che vede il comparto artigiano, nel suo complesso fortemente penalizzato da una vasta e persistente crisi – sottolinea Ermanno Cova, segretario regionale Fim Lombardia -. Abbiamo cercato innanzitutto di regolare il tema della flessibilità degli orari di lavoro, in un settore dove la dimensione d’impresa facilita nei fatti una totale “deregolazione” della prestazione lavorativa, e di introdurre alcune innovazioni positive sui temi dell’ambiente, della sicurezza e sulla formazione professionale».
L’accordo è stato sottoscritto da Fim e Uilm regionali. La Fiom, che ha preso parte a tutto il percorso negoziale, ha ritenuto di non condividere l’ipotesi di intesa. «Come è stato fatto presente anche ai nostri compagni di viaggio – sottolinea Cova – il nostro obiettivo non è mai stato quello di raggiungere un accordo separato, ma neanche di non raggiungere unitariamente alcun accordo, in primo luogo per la responsabilità di dar voce e rappresentanza ai tanti artigiani metalmeccanici lombardi rimasti per troppi anni senza un nuovo accordo».
Sul tema degli orari si introduce la possibilità di un’articolazione plurisettimanale multiperiodale, si aumentano del 10% le ore di flessibilità e si perfeziona il sistema della Banca Ore prevedendo che il 50% delle ore accantonate possa essere utilizzata per far fronte a situazioni di crisi aziendali che per il rimanente 50% rimarranno nella totale disponibilità del lavoratore, sotto forma di permessi individuali, utilizzabili anche per il prolungamento delle ferie.
L’accordo introduce inoltre un capitolo sui “permessi straordinari” che estende, a favore di tutti i lavoratori, le garanzie in tema di permessi legati a lutti familiari, prevedendo due giorni di congedo aggiuntivi ai tre già previsti. «Questa conquista, apparentemente piccola, riveste un grande significato per i lavoratori migranti, spesso impossibilitati a partecipare alle esequie dei loro cari perché i tre giorni previsti non sono sufficienti a raggiungere località del Sud-Est asiatico e dell’Africa anche nell’epoca della globalizzazione – commenta Cova -. Con cinque giorni di permesso si ha almeno una settimana di tempo: una piccola ma significativa conquista di civiltà».
Il nuovo contratto regionale istituisce un Osservatorio regionale per monitorare l’andamento del settore e introduce provvidenze di welfare integrativo a favore di tutti i lavoratori artigiani (5 euro mensili dal 2014) consentendo l’adesione, su base volontaria, anche ai datori di lavoro.
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