Com’è cambiata la Sanità dopo l’arrivo del Servizio sanitario?
L'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri affronterà il tema nel corso di un convegno che si svolgerà sabato 6 luglio a Villa Malcotti
Una giornata a Duno organizzata dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Varese offrirà ai camici bianchi l’opportunità di confrontarsi su un problema di forte attualità e di ricordare quei colleghi che si sono sacrificati nell’esercizio della professione medica.
La giornata è in programma sabato 6 luglio. L’Ordine dei Medici di Varese e il Centro per lo Studio e la promozione delle professioni mediche hanno organizzato, presso Villa Malcotti, in piazza del Santuario 2, sede del Centro, un convegno dal titolo "35 anni dopo l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale 1978-2013", a partire dalle ore 9.30. L’introduzione sarà a cura del professor Giuseppe Armocida, mentre la relazione sarà tenuta dal dottor Carlo Nicora, Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera "Papa Giovanni XXIII" di Bergamo.
Al termine del convegno, si terrà una messa presso il Tempio Votivo dei Medici d’Italia, dove nel corso di una cerimonia rievocativa saranno scoperti i marmi che hanno accolto i nomi dei medici morti Pro Humanitate, appartenenti a diversi Ordini dei Medici.
Ecco gli otto nomi dei medici che verranno incisi nel Sacrario che sorge accanto al Tempio Votivo: il dottor Roberto Gandolfi (Ordine di Alessandria), il dottor Giovanni Ugliengo (Ordine di Cuneo), il dottor Dante Vecchioni (Ordine dell’Aquila), il dottor Roberto Nobili (Ordine di Lucca), il dottor Vincenzo Capacchione (Ordine di Milano), il dottor Claudio Carosino (Ordine di Parma), il dottor Mario Romagnoli (Ordine di Pistoia), il dottor Maurizio Marino (Ordine di Salerno).
Il Tempio Votivo dei Medici d’Italia a Duno fu pensato e fatto realizzare nel 1938 dal vicario di Duno, don Carlo Cambiano. Esso fu consacrato il 25 agosto del 1938 da Alessandro Macchi, vescovo di Como. Era stato costruito sulle linee architettoniche disegnate dall’architetto Cesare Paleni di Bergamo ed impreziosito prima dal grande portale bronzeo e da mosaici e dipinti in gran parte opera di medici artisti, poi da una statua di San Luca che Pio X aveva donato a don Luigi Guanella.
Attiguo al santuario è sorto il sacrario, che venne inaugurato il 5 maggio 1940, e dove sono stati incisi su lapidi di marmo i nomi di tutti quei medici che, nel corso degli anni, hanno dato la vita per la Patria (Pro Patria) e per l’Umanità (Pro Humanitate).
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