Galli, Marsico e Alfieri commentano lo stop alla riforma delle province

La Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità della riforma delle Province contenuta nel decreto Salva Italia e il loro riordino

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della riforma delle Province contenuta nel decreto Salva Italia e il loro riordino, che ne prevede la riduzione in base ai criteri di estensione e popolazione. Che succederà adesso? La provincia di Varese è ora retta da un commissario, Dario Galli, l’ex presidente. La giunta e il consiglio provinciale sono decaduti. I commenti degli amministratori del territorio.

Dario Galli (commissario della Provincia, Lega Nord)
Troppo facile dire adesso: “l’avevamo detto”.
La situazione è proprio questa.
Senza essere fini costituzionalisti avevamo dichiarato con precisione la manifesta incostituzionalità delle norme contenute nel così detto “Salva Italia”, relative alla riforma delle Province. Cancellate totalmente queste norme con il risultato che si torna alla situazione precedente, come se tutto quanto deliberato dal Parlamento negli ultimi due anni non fosse mai esistito.
Le Province quindi tornano organi di primo livello, con la sacrosanta elezione popolare, mantengono le loro competenze e ogni ipotesi di accorpamento momentaneamente azzerate. Con in più un bel po’ di problemi: si dovrà inventare qualcosa per gestire il transitorio, si dovrà decidere quale strada legislativa intraprendere, si dovrà chiarire situazioni a questo punto ingarbugliate, come quelle delle Province nel frattempo commissariate, compreso la nostra.
Ripetiamo: troppo facile dire adesso che avevamo ragione. Quanto accaduto ieri ci dà elementi per una relativa divertita soddisfazione, ma noi restiamo sulle posizioni di sempre. In Italia non c’è nulla da inventare ma solo obbligare le parti non virtuose del Paese a seguire l’esempio di quelle meglio amministrate. Nel caso delle Province basterebbe obbligare quella metà di province italiane che spendono il doppio o il triplo a parità di servizi erogati rispetto alla Provincia di Varese e accorpare quelle 30-40 province troppo piccole a quelle vicine.
Troppo facile. In Italia si continua a seguire la vecchia logica di voler cambiare tutto per non cambiare niente. E con questa logica dove siamo arrivati è sotto gli occhi di tutti.

Luca Marsico, consigliere regionale, Pdl
La Pronuncia della Corte Costituzionale di ieri che ha dichiarato l’illegittimità della riforma delle province contenuta nel Decreto” Salva italia” non fa altro che confermare quanto, a suo tempo, assieme all’allora Presidente della Provincia di Varese Dario Galli, avevamo pubblicamente denunciato in merito ad un provvedimento che presentava palesi aspetti incostituzionali puntualmente rilevati».
Queste le parole del consigliere regionale del Popolo della Libertà Luca Marsico, che è stato a lungo amministratore di Villa Recalcati fino a divenirne Vice Presidente, all’indomani della bocciatura della riforma voluta dal Governo Monti.
«Una riorganizzazione che, fra l’altro, sarebbe andata a colpire una Provincia come quella di Varese ricca di eccellenze e fra le più virtuose d’Italia in quanto a risultati ottenuti.
Mi auguro che, a fronte di una riforma frettolosa che è risultata illegittima, il Parlamento – conclude Marisco – potrà ora valutare una strada precisa attraverso una nuova legge che dovrà essere uniformata ai dettami della Costituzione palesemente violati nel nome di una revisione di spesa che, nei fatti, non ci sarebbe stata.

Alessandro Alfieri, consigliere regionale, Pd
La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della riforma delle Province contenuta nel decreto Salva Italia e il loro riordino, che ne prevede la riduzione in base ai criteri di estensione e popolazione. Non e’ materia da disciplinare con decreto legge, hanno stabilito i giudici costituzionali. Ora, come annunciato dal ministro Delrio, Governo e Parlamento devono subito mettersi al lavoro per ridisegnare anche con legge costituzionale il ruolo delle Province, trasformandole in enti di secondo livello guidate dall’assemblea dei Sindaci.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Luglio 2013
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