Importanti donazioni per combattere la leucemia
Il dono di un sofisticato apparecchio da parte della Fondazione Ubi Banca e il finanziamento di due biologi da parte di Ail Varese migliorano l'attività di indagine e cura dell'ematologia dell'ospedale di Circolo
Importante doppia donazione per l’ospedale di Circolo di Varese. AIL – Varese Onlus ha deciso di finanziare l’attività di due biologi che hanno il compito di realizzare una piattaforma molecolare per le leucemia acute e croniche. La fondazione UBI Banche per Varese, invece, ha comprato uno strumento Real Time PCR del valore di €35000.
L’attività dei due biologi, impegnati nel laboratorio di genetica medica diretto dal dottor Rosario Casalone, mira alla realizzazione di una piattaforma per definire la prognosi dei pazienti con leucemie acute afferenti all’Ematologia. I ricercatori, infatti, dopo aver individuato con precisione la causa di tale malattia sono in grado di stabilire la terapia migliore e rendere più precisa e rapida la ricerca di mutazioni del DNA.
Grazie alla strumentazione fornita dalla Fondazione Ubi, sarà possibile effettuare indagini approfondite e meno costose rispetto al passato: « Un tempo questi pazienti erano costretti a emigrare in altri ospedali – ha spiegato il professor Francesco Passamonti, primario di ematologia – Ora abbiamo a Varese nuove terapie sperimentali e l’approccio molecolare alla malattia è un passo avanti notevole non solo nelle leucemie ma anche nei linfomi e nel mieloma che curiamo tutti i giorni».
L’attività di Ail e l’interessamento della Fondazione Ubi consentono al reparto di fare un miglioramento qualitativo nel campo della ricerca di ogni mutazione molecolare: « Le mutazioni vengono così individuate – ha raccontato il dottor Casalone – al momento dell’insorgere della malattia ma possono anche permanere dopo la cura quando morfologicamente sembra che tutto vada bene. Il DNA può raccontare di strascichi ancora presenti».
Nato nel 2010, il reparto di ematologia è l’unico in provincia: « Lo scorso anno abbiamo effettuato 500 indagini molecolari – ha proseguito il professor Passamonti – In un anno, il laboratorio ha aumentato la sua attività di indagine del 48% con oltre 1000 visite in 5 mesi. Il reparto è costituito da 8 posti letto e il livello di occupazione raggiunge il 100%. Attualmente è allo studio un piano per aumentare a 12 i letti e ampliare l’area di degenza e gli studi clinici. Implementando la nostra attività, diventiamo sempre più punto di riferimento e così aumenta la domanda».
La leucemia è una malattia che colpisce soprattutto gli anziani dove è maggiore la mutazione cromosomica: « Sono numerosi, però, i casi di pazienti under 40 – commenta il primario – La scorsa settimana, in quattro giorni abbiamo ricoverato 4 pazienti giovani colpiti da leucemia».
Importante, quindi, la dimostrazione di fiducia da parte di Ail e Fondazione Ubi, un esempio costruttivo di volontariato al servizio del territorio.
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