Province e Consulta la posizione di Fp Cgil

Così dal sindacato: "La pronuncia arriva in ritardo su processi già avviati non solo in Lombardia. Como, Varese e Lodi sono state già commissariate"

Riceviamo e pubblichiamo

Lo avevamo detto, ma la cosa non ci consola.
La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del decreto “Salva Italia” nella parte che fissa il superamento delle province sulla base dei criteri di popolazione (non meno di 350mila abitanti) e superficie (non inferiore a 2.500 kmq).
Per i giudici costituzionali, "il decreto legge, atto destinato a fronteggiare casi straordinari di necessità e urgenza, è strumento normativo non utilizzabile per realizzare una riforma organica e di sistema quale quella prevista dalle norme censurate nel presente giudizio".
La pronuncia arriva però in ritardo su processi già avviati non solo in Lombardia. Como, Varese e Lodi sono state già commissariate, le funzioni e i servizi sono alla paralisi, compresi i centri per l’impiego che, proprio per la crisi economica, avrebbero invece dovuto essere potenziati. I lavoratori non conoscono il loro destino e sono letteralmente allo sbando. Chi ha potuto si è trasferito in altri enti e le province hanno così perso anche un importante bagaglio di professionalità.
Il danno provocato dal precedente governo è grave. Non si è voluto fare i conti con la necessità di garantire servizi importanti per le politiche attive del lavoro, nel controllo ambientale, nell’edilizia scolastica, nella manutenzione stradale, nel controllo ittico-venatorio, solo per citarne alcuni. Questo il rischio delle riforme fatte solo per ridurre i costi senza badare ai servizi utili ai cittadini. Le province sono diventate il capro espiatorio dei risparmi di spesa della Pubblica Amministrazione, peccato che i risparmi effettivi siano piuttosto esigui, altre sono le voragini di spesa.
Ora il presidente Letta annuncia la legge costituzionale per il definitivo superamento delle province superando il giudizio di incostituzionalità. Bisogna che capisca che non si tratta di sola forma. Si parta dalle funzioni e dai servizi da garantire al paese. Le riforme istituzionali devono garantire l’equilibrio complessivo del sistema. Da tempo il sindacato chiede di avviare un confronto di merito.
Cosa si aspetta?

Fp Cgil Lombardia

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Luglio 2013
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