Grazie alle maestre di Morosolo!

Un soggiorno studio di quattro giorni a Venezia con i bambini della scuola primaria. Non una gita, una vera esperienza di vita. Ecco il racconto di una mamma

Gentile Varesenews, sarei molto grate se poteste pubblicare questa mia lettera indirizzata alle maestre della scuola primaria di Morosolo che sono tornate ieri sera da un soggiorno studi con i bambini durato quattro giorni. Mi sembra un punto di qualità di una scuola del nostro territorio che vorrei far conoscere tramite il mio articoletto.
 ————————-

Piazzale di Morosolo 27 settembre ore 20.00. Una folla di genitori emozionati, con stelline luminescenti, un grande striscione con scritto “Bentornati!”, musica a palla, tutti ad aspettare l’arrivo dei pullman. I bambini di terza, quarta e quinta ritornano dal tradizionale soggiorno studi di quattro giorni che la scuola primaria A. Manzoni di Morosolo organizza da anni.
Meta: Venezia. I vecchi alunni stanno di vedetta e corrono verso di noi per avvisarci che il pullman sta arrivando. Si accendono le stelline, quelle che si usano a capodanno. Eh sì, per noi genitori è’ proprio come un nuovo inizio. Chi ha avuto altri figli che hanno fatto questa esperienza sa che i figli tornano cambiati. Abbraccio il mio Giosuè, alla sua seconda esperienza di soggiorno studi: 9 anni è già un veterano! Arrivati a casa, sul divano guardiamo insieme le foto che ha scattato a Venezia. Inizia a raccontare. Lo ascolto interessata, con gli occhi innamorati e commossi di una mamma che non vede il figlio da 4 giorni. Parla, parla, parla. La gita a Murano, la lavorazione del vetro, cose che anche io ho vissuto, conosciuto.
Poi continua: mi mostra una conchiglia e mi spiega il suo nome facendomi un trattato scientifico sulle conchiglie, mi racconta della scritta in latino sul libro vicino al leone di piazza san Marco, delle installazioni visitate alla biennale, della storia del Palazzo Enciclopedico e ancora, ancora. “O santo cielo!”, penso. Questo figlio di 9 anni sa molte cose su Venezia più di me e non sono stata io a fargliele conoscere! Capisco perché le maestre non la chiamano gita ma “Soggiorno studi”. Ma quanto ha studiato in questi quattro giorni? Quante cose sa? Ha conosciuto con l’esperienza, non dai libri. Ha visto, toccato, usato i 5 sensi: i canali più fluidi per la conoscenza a questa età. E tutto questo non con mamma e papà, ma con le sue maestre, i suoi compagni. Ha dormito con loro, ha mangiato con loro, ha viaggiato con loro, si è divertito con loro. All’inizio lo ascolto commossa. Non smette di raccontare.
Dopo un po’ iniziano letteralmente a calarmi le palpebre dal sonno. E lui no, nonostante la giornata piena, il viaggio, è carico di emozioni, di nuove cose conosciute e me le vuole dire tutte, PROPRIO TUTTE! Sono veramente piena di gratitudine verso queste maestre che si prendono l’impegno, la responsabilità di proporre tutto questo ai nostri figli. Ci credono nell’importanza di questa esperienza e tornano stanche sì, ma cariche di entusiasmo proprio come i bambini. “Ma chi glielo fa fare?” Il desiderio di accompagnare i nostri bambini nella conoscenza in questa esperienza di vita che rimarrà dentro di loro, nei ricordi, per sempre. Questo significa amore per il proprio lavoro! GRAZIE DI CUORE, CARE MAESTRE DI MOROSOLO!

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 29 Settembre 2013
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.