Open day alle Fonderie Tosi, c’è un progetto per recuperarle
Gli storici edifici che ospitavano la grande industria siderurgica potrebbero rinascere a nuova vita tra laboratori e museo. Il progetto verrà raccontato sabato e domenica durante la giornata di porte aperte
“Fonderie aperte. Benvenuti nel nostro futuro” è l’ammiccante titolo di un evento in programma a Legnano sabato 21 e domenica 22 settembre 2013. Per due giorni sarà possibile visitare i maestosi capannoni dismessi che per un secolo hanno ospitato il reparto fonderia della Franco Tosi Spa oggi di proprietà di Finmeccanica Group Real Estate Spa. L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi alla stampa dal sindaco Alberto Centinaio, da Franco Cavagnaro, direttore generale di Finmeccanica Group Real Estate, da Mauro Gullo, architetto responsabile di Asset Management di Finmeccanica GRE, e dagli assessori comunali alla Gestione del Territorio Antonio Ferrè e alla Cultura Francesca Raimondi. La due giorni nasce dalla recente adozione, da parte dell’Amministrazione comunale, di un Piano integrato d’intervento che prevede la riqualificazione di una vasta area di oltre 33mila mq. situata nel rione Oltrestazione (compresa tra le vie XX Settembre, Rossini e Firenze) che per molti anni è stata uno dei cuori pulsanti del lavoro legnanese.
Di particolare interesse l’intervento previsto nei capannoni, veri e propri esempi di archeologia industriale. Il recupero sarà rispettoso delle caratteristiche originarie dell’edificio. Oltre alle facciate, saranno conservate anche l’organizzazione interna degli spazi e la tipologia industriale. Vi troveranno posto insediamenti residenziali e commerciali, la nuova biblioteca civica e uno spazio a terziario speciale finalizzato alla realizzazione della “Fabbrica delle idee”, un’opera pensata come un grande laboratorio di trasmissione del sapere scientifico e tecnologico sia materiale che virtuale. La riqualificazione dell’area permetterà inoltre di realizzare uno snodo tra questa zona periferica e l’intera città in grado di attivare una rete di connessioni fisiche urbane (parcheggi, percorsi ciclopedonali, sistema di aree pubbliche e riqualificazione della viabilità). «Non è stato facile trovare il giusto punto di equilibrio tra le esigenze nostre e dell’Amministrazione comunale – ha sottolineato l’ing. Cavagnaro -, ma alla fine abbiamo elaborato un piano di recupero che soddisfa tutti. Per noi, inoltre, c’è l’orgoglio di avviare, per la prima volta nella nostra storia, un intervento così complesso e impegnativo».
L’open day del 21 e 22 settembre sarà caratterizzato da due momenti distinti: sabato mattina le visite coinvolgeranno gli studenti delle scuole medie superiori della città; nel pomeriggio (ore 14.30-18) e per l’intera giornata di domenica (10-18) l’area sarà accessibile a tutti i cittadini. Le visite saranno guidate e comprenderanno, oltre alla possibilità di osservare da vicino questa importante testimonianza della storia industriale legnanese, di vedere riprodotti su alcuni totem e pannelli i dettagli del progetto di riqualificazione, della futura biblioteca e dello spazio museale. La “Fabbrica delle idee” consentirà ai frequentatori di consultare libri e siti web in biblioteca a partire dai propri interessi e dalle proprie curiosità, collegandosi con centri di competenza e partecipando a gruppi di discussione.
La biblioteca sarà collegata ad un Laboratorio di Creatività dotato di stampanti tridimensionali in grado di produrre oggetti concreti ideati al computer. Il MIT di Boston, che li ha inventati, li ha chiamati FabLab (letteralmente “laboratori da favola”) per sottolineare le nuove possibilità di creare un’idea e vederla realizzata in collaborazione con altri. La contiguità geografica con l’agenzia di sviluppo Euroimpresa permetterà inoltre di verificare la possibilità di trasformare idee e intuizioni in un bene concreto, cioè un’impresa. Una parte dei capannoni sarà adibita ad Ecomuseo destinato ad ospitare macchinari e apparecchiature dismesse delle aziende di un territorio, il Legnanese, che è stato uno delle culle dell’industrializzazione italiana ed europea. Si tratta di oltre 900 oggetti di valore storico e documentaristico, attualmente accatastati in tre depositi provvisori grazie alla passione di un gruppo di volontari riuniti nell’associazione TTSLL (Testimonianze Tecnico Storiche del Lavoro nel Legnanese). Al termine della visita guidata, sarà possibile visionare un filmato che raccoglie la testimonianza di anziani operai e tecnici che hanno lavorato nella fonderia.
«L’obiettivo finale – è il commento del sindaco Alberto Centinaio – è di poter trasformare questi spazi in un luogo che aiuti a sviluppare idee e a tradurre le idee in opere e imprese. Oggi la questione centrale del nostro Paese è la mancanza di lavoro, soprattutto per i giovani, e per questo occorre favorire tutto ciò che può portare alla nascita di nuove imprese individuali e collettive, profit e non profit. Legnano e l’Alto Milanese intendono dar vita a un luogo, unico in Italia, che operi in questa direzione».
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