Un varesino alla guida di Cna Lombardia
Si tratta di Daniele Parolo, 52 anni, già presidente di Cna Varese e membro di Giunta della Camera di Commercio. E' stato eletto nel corso dell'assemblea alle Ville Ponti, succede al cremonese Fausto Cacciatori
Il presidente di Cna Lombardia per il prossimo quadriennio è un varesino.
Daniele Parolo, già presidente di CNA Varese, membro di Giunta della Camera di Commercio fino all’anno scorso e attuale vicepresidente vicario CNA Lombardia, è stato infatti designato alla guida dell’associazione lombarda nel corso dell’assemblea che si è svolta alle Ville Ponti sabato 28 settembre 2013.
Parolo, 52 anni, sposato, 2 figli è titolare di una autofficina a Gallarate con il fratello e il padre, e ha 3 dipendenti. Presidente di Cna Varese Ticino Olona per due mandati, dal 2001 al 2009, è stato per due mandati anche membro di giunta della Camera di Commercio di Varese (dal 2002 al 2012). E’ stato Presidente dell’ente bilaterale dell’artigianato lombardo Elba dal 2011 al luglio di quest’anno, ed è vicepresidente vicario di Cna Lombardia dal 2009.
«La mia priorità sarà quella di spendermi affinché si intraprendano ripercorsi virtuosi per ridurre la pressione fiscale, e siano liberate risorse per le imprese: per poter continuare a sopravvivere, ma anche perché possano anche nascerne di nuove e svilupparsi – ha dichiarato il neoletto presidente Parolo – Il secondo obiettivo sarà quello di indurre la Regione a produrre azioni a tutela e difesa delle zone di confine, in particolare Como e Varese, contro la migrazione delle aziende in Canton Ticino. E’ un fenomeno che fino ad ora ha interessato direttamente solo la media impresa, ma che ha comunque colpito la piccola impresa anche se indirettamente: perché una media azienda che si sposta perde spesso i riferimenti dell’indotto, fatto di piccole aziende. Attualmente però le cose stanno peggiorando: ci sono contatti ticinesi infatti anche con gli artigiani italiani, cioè anche le piccole e piccolissime imprese stanno pensando di trasferirsi lì».
All’assemblea hanno partecipato, oltre al presidente uscente Fausto Cacciatori e il segretario generale di Cna Lombardia Giuseppe Vivace, anche il presidente nazionale di Cna, Ivan Malavasi.
Con lui sono stati eletti gli organismi dirigenti della associazione lombarda: Direzione, Presidenza, Collegio Revisori e Garanti e Delegati all’Assemblea CNA Nazionale. «Oggi La CNA Lombardia è più Sistema e c’è maggiore coesione. Rimaniamo una forza importante, qualificata, presente nei punti cardine del sistema lombardo e da qui dobbiamo ripensare la nostra prossima strategia di sviluppo – ha commentato il presidente uscente Cacciatori – La nuova Presidenza avrà il compito difficile di muoversi in uno scenario ancora di incertezza e di difficoltà ma il ‘valore d’insieme’ ovvero la qualità delle persone, la passione e gli ideali che ci legano ci faranno percorrere i prossimi passi e ci faranno ritrovare, senza ogni dubbio, la strada della crescita della CNA e delle imprese».
Una strada che si può ritrovare solo non perdendo di vista i reali problemi del Paese: «Si parla tanto di Imu, ma è un falso problema: la priorità ora è la riduzione del cuneo fiscale, tutto il resto è secondario – ha aggiunto Parolo – L’azione sull’Imu è comprensibile solo per fini di propaganda elettorale: l’effetto vero è che è si ha un vantaggio di facciata che non fa niente per migliorare la condizione di lavoro di ciascuno». La priorità è quindi lavorare su quello che davvero fa bene alla ripresa, anche se i segnali sembrano opposti: «L’Imu sui capannoni è un controsenso – ha concluso Parolo – se si vuole attrarre investimenti e poi si tassa alla massima aliquota un bene strumentale come un capannone, come se fosse una villa, si ottiene solo l’effetto contrario».
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