Frates: “Siamo disorganizzati, non deconcentrati”

Il coach non imputa alla "testa" alcuni errori nei momenti chiave, ma a meccanismi ancora non a punto. "Oldenburg è insieme da più tempo e si è visto"

Differenza di solidità sì, concentrazione no: la difesa di Fabrizio Frates alla sua Cimberio viaggia su questi due binari ed è preceduta dai complimenti di rito a Oldenburg, che ha vinto con merito il primo quarto di finale del Qualifying Round di Eurolega. «I nostri avversari hanno confermato la solidità dimostrata su questo palcoscenico nella scorsa stagione – spiega il coach biancorosso – Oldenburg ha più certezze di noi e lo ha dimostrato nel momento chiave: da parte nostra abbiamo speso risorse importanti dal punto di vista del cuore ma non da quello tecnico. In questo momento non siamo al top, sia per i problemi fisici delle scorse settimane, sia perché siamo ancora “vergini” sotto il profilo del gioco collettivo. Prova ne è che abbiamo iniziato la partita faticando a trovarci l’uno con l’altro. Poi ci siamo ripresi, siamo rientrati da un break ulteriore e abbiamo avuto il tiro per i supplementari ma nei momenti chiave è uscita la diversa compattezza in quei frangenti tra noi e l’Ewe».
Certo che – è la nostra considerazione avanzata a Frates – sono state troppe le situazioni in cui è stato commesso un errore grave. Dal canestro con 2” sul cronometro a certe rimesse sbagliate e via discorrendo. L’allenatore però non sostiene l’ipotesi di scarsa concentrazione: «Onestamente non credo sia stato un motivo della sconfitta: quelle situazioni citate sono momenti di gioco in cui ci sono stati errori ma imputabili a un’organizzazione che ancora non è a punto, non alla mancanza di testa. Abbiamo anche subito molto sui pick’n’roll a inizio gara, ci abbiamo messo una pezza ma siamo stati puniti nelle uscite dai blocchi».
Tra i peggiori in campo, senz’altro Coleman: «Questa sera Aubrey ha tirato malissimo: non sorprende lo 0-2 da 3 ma il dato del tiro da 2. Forse questo suo modo di attaccare sempre il ferro paga dazio contro una difesa chiusa, soprattutto se quando inizia l’azione non ha nella testa lo scarico a un compagno».

La parola “deconcentrazione” però è sulla bocca di Achille Polonara, uno dei migliori in biancorosso. «Quando abbiamo pareggiato, a 2′ dalla fine sul 70 pari, era il segno che potevamo giocarcela con loro, però un paio di errori di deconcentrazione in quel momento ci hanno punito. E in una gara punto a punto, queste cose si fanno sentire».
L’ala di Ancona sposa invece il giudizio del suo coach sui tedeschi: «Eravamo consapevoli della bontà di Oldenburg, squadra che ha cambiato poco rispetto all’anno scorso e che quindi poteva presentarsi più compatta rispetto a noi. Purtroppo è andata così».

Infine KeeKee Clark, andato a fasi alterne e autore di quindici punti. «Abbiamo concesso all’Ewe secondi tiri e altre situazioni che si potevano evitare e siamo stati puniti». Il play prova a guardare avanti, con la Supercoppa dietro l’angolo: «Ora torneremo subito a Varese, proveremo a compattarci e analizzeremo gli errori che abbiamo commesso stasera. Dobbiamo andare a Siena senza ricadere nei medesimi sbagli».

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Pubblicato il 01 Ottobre 2013
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