“Portare i bambini alla vendemmia fa parte di un percorso agricolo”

Il sindaco Laura Cavalotti entra nel "botte e risposta" delle lettere al direttore sulla vendemmia nel vigneto comunale: "Oggi quel terreno esiste e lo usiamo anche per finalità didattica in un percorso con le scuole"

È giusto o no portare i bambini alla vendemmia? Dopo la lettera di un lettore che ha criticato la scelta del comune di portare gli studenti delle scuole elementari alla vendemmia del vigneto comunale, sono arrivate altre lettere pro e contro l’iniziativa. In sostanza, nella prima lettera si critica il Comune perchè si fa didattica sulla produzione di vino. Si ricorda che il terreno dove sono stati portati i bambini è di proprietà comunale ed è gestito dai volontari dell’associazione "Il Bacco". L’uva raccolta è destinata alla produzione del "Merlot della Madonna delle vigne": qualche centinaio di bottiglie che, nel progetto del comune, hanno lo scopo di mantenere il ricordo della vocazione viticola di alcuni terreni della città. 

Ora, dopo il botta e risposta tra i lettori, a rispondere è direttamente il sindaco Laura Cavalotti: «Non è stata una mia scelta di destinare un terreno alla produzione di uva per la produzione di vino Merlot – spiega il primo cittadino, ripercorrendo i passi che hanno portato ad avere questo terreno -. Quell’area venne acquistata dalla passata amministrazione comunale a prezzo molto caro, in quanto si tratta di terreno edificabile. La scelta di portare i bambini e ragazzi, va nella direzione di cogliere un’opportintà positiva nella scelta fatta in passato con quell’acquisto. Operazione che magari non avrei condiviso. Si tratta quindi oggi di avvicinare i ragazzi al mondo agricolo, in conitnuità con altre scelte fatte da questa amministrazione a costo zero, come gli orti didattici nelle scuole, o gli orti sociali, sostenuti tutti dall’aiuto di volontari».

«Il tutto rientra in un percorso di apprezzamento e conoscenza del mondo dell’agricoltura – conclude la Cavalotti -. Bisogna anche ricordare che l’uva si mangia, le viti non vengono tenute solo per produrre il vino. Altrimenti questo discorso varrebbe anche per le mele, da cui si produce sidro. Noi come amministrazione abbiamo fatto altre scelte. Essere presente con le scuole nella vigna comunale rientra quindi in un percorso agricolo, con una finalità precisa e che continuerà anche nei prossimi periodi. Inoltre, dobbiamo ringrazie l’associazione "Il bacco" che non solo gestisce tutto il terreno, ma si occupa anche dell’insegnamento ai bambini delle scuole. Senza questi volontari non potremmo fare tutto ciò».  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Ottobre 2013
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