Cimberio ko in casa: ora la qualificazione è un miraggio

Ulm passa in volata al PalaWhirlpool (77-78) con Varese che paga cari tre episodi nel finale. Con Coleman ancora assente, la coperta è cortissima

Un ultimo quarto con appena 11 punti segnati e almeno tre episodi negativi nell’ultimo minuto di gioco condannano la Cimberio al quarto ko su cinque partite di Coppa, ruolino di marcia che virtualmente elimina i biancorossi dal discorso qualificazione nonostante una classifica molto corta. Varese deve recriminare con se stessa per come è maturato questo doloroso 77-78 a favore dei tedeschi di Ulm, terza sconfitta consecutiva, e a poco serve la difesa d’ufficio di Frates nel dopo partita. Di fatto dopo Eurolega e Supercoppa, sfuma anche il terzo obiettivo (la qualificazione alla seconda fase) in poco più di un mese: difficile pensare positivo anche se il coach conclude il suo intervento dicendo: “Il vento cambierà”.
Certo, non si può tacere che la Cimberio ha dovuto rinunciare anche questa volta a Coleman, sempre dolorante alla caviglia (a suo dire) anche se gli esami continuano a non evidenziare traumi particolari. Con un titolare in meno Frates ha dovuto per forza di cose tirare di volta in volta una coperta corta, e forse anche per questo gli uomini più spremuti hanno peccato in lucidità nella volata conclusiva. Però Varese ha sprecato in meno di 2′ i 7 punti di vantaggio avuti all’ultimo intervallo, non ha saputo approfittare del successivo passaggio a vuoto dei tedeschi e neppure i balbettii ospiti dalla lunetta. Prima un tap in concesso da Scekic su un tiro scagliato da Sosa al 24° secondo che ha avuto la sfortuna di sfiorare il ferro, poi una tripla con poco senso mandata sul ferro da De Nicolao a 15” dalla fine sul 77 pari. Infine, con una rimessa in attacco a 6” dalla fine e un timeout a disposizione è arrivato un tentativo di Ere fuori equilibrio (foto sopra di S. Raso), semi stoppato e allontanato dalla difesa tedesca che ha così potuto festeggiare il primato in classifica.
Nel girone C Varese resta mestamente ultima con Parigi (ko a Lubiana) mentre Villeurbanne ha battuto Valencia. E domenica a Masnago arriva un’altra capolista, la sorpresa Brindisi che comanda la Serie A: la Cimberio dovrà fare l’arrocco e portare a casa almeno due punti con i pugliesi, altrimenti la previsione dà nubi nerissime sul cielo sopra il PalaWhirlpool.

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Cimberio – Ratiopharm Ulm 77-78 4 di 20

COLPO D’OCCHIO – PalaWhirlpool con parecchi vuoti rispetto alle abitudini di campionato per l’ultima di andata del girone di EuroCup, anche se alla fine sono circa 3000 gli spettatori sugli spalti compresi alcuni curiosi supporter tedeschi in tenuta arancione. Minuto di silenzio per il disastro nelle Filippine ma anche uno striscione a ricordare Luca e Martino Colombo di Besozzo, uccisi con il loro papà dal monossido di carbonio.

PALLA A DUE – Non c’è Aubrey Coleman nella Cimberio: l’americano assiste al match in tuta sul fondo della panchina continuando a lamentare un problema alla caviglia che gli esami non rilevano. In quintetto stavolta ci va Rush. Un assente anche per Ulm, l’ala americana Howard già fuori in campionato. Presentazioni “riscaldate” dai fischi e dai cori (anche in inglese…) contro Sosa che qui si rese protagonista di un’esultanza provocatoria e di una rissa – in amichevole – con Slay ai tempi di Biella.

LA PARTITA – Primo tempo non indimenticabile ma equilibrato a Masnago. Ulm comincia meglio con Guenther che però spende subito due falli: senza di lui in campo Clark ha un po’ di spazio e ricuce il minibreak iniziale degli ospiti. Mentre Ere e Hassell latitano, un paio di guizzi di Polonara danno alla Cimberio il minimo vantaggio (18-17) al 10′.
Al rientro in campo De Nicolao segna la partita con un paio di rasoiate e dà alla Cimberio un buon abbrivio che regge per diversi minuti, fino a che non si accende Clyburn (pareggio a 31). Scekic, in spolvero, ridà a Varese il +5, bottini assottigliato ancora da Clyburn per il 40-37 di metà gara.
Al rientro i biancorossi partono però con il piede sbagliato e vengono superati da Plaisted; si rivedono Ere e Polonara mentre la curva invoca a gran voce Sakota. Quando Dusan si accende, dopo un paio di errori, Varese allunga nonostante i punti tedeschi di Long: la terza sirena suona sul 66-59, punteggio che lascia parecchie speranze.

IL FINALE – A spegnerne una parte è il solito Long: 7 punti in meno di 2′ e pareggio immediatamente raggiunto. Si segna poco: due liberi di Scekic pareggiati da Clyburn che poi replica anche a Clark. Masnago esplode quando Ere infila una tripla dall’angolo che vale il 77-76. Servirebbe uno spunto, anche piccolo, perché Ulm è sulle ginocchia e balbetta dalla lunetta con un doppio 1 su 2 ma la Cimberio sparacchia con De Nicolao ed Ere, lasciando agli ospiti gli onori della vetta solitaria del girone. Varese, ahinoi, è agli antipodi.

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Pubblicato il 13 Novembre 2013
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