Cimberio, sconfitta incredibile dopo un supplementare

Varese avanti 82-80 con palla in mano a 8" dalla fine perde la sfera e consente a Gailius la tripla del sorpasso a 3" dalla fine. E Frates non chiama l'ultimo timeout. Non bastano Clark e un Ere miracoloso

La quinta sconfitta consecutiva della Cimberio è se possibile ancora più incredibile di quelle precedenti. Stavolta il ko arriva a fil di sirena, non al 40′ (quando Polonara da due metri si mangia il canestro della vittoria) bensì al minuto 45, dopo un supplementare che Varese disputa senza pivot – cinque falli per Hassell e Scekic – e che a 6” dalla conclusione ha praticamente vinto. Gailius sbaglia il tiro del pareggio, De Nicolao agguanta il pallone e fa una scelta suicida come poche: lancio lungo ma impreciso a Sakota che non controlla, sfera a Salin e immediato passaggio nell’angolo. Lì c’è ancora Gailius che con una freddezza mostruosa segna la tripla della vittoria a 3” dalla fine chiude una partita da 31 punti e 10 rimbalzi. Varese avrebbe un ultimo timeout che permetterebbe di rimettere palla in attacco a 8 metri dal canestro, Ferraiuolo si sgola per segnalarlo ma Frates non lo chiama e la “preghiera” di Ere non va a segno: 82-83.
Partita comunque pazzesca da cima a fondo quella vista a Masnago: Coleman gioca, spara 11 punti nel primo quarto dominato da Varese e poi, richiamato in causa, sta in campo in modo irritante forzando gli errori che permettono a Lubiana di rientrare. L’Union scappa e rischia il cappotto finché un monumentale Ere e poi Clark rimettono Varese avanti senza però riuscire a chiuderla. E nel supplementare arriva la battuta d’arresto numero 5 che estromette in modo pressoché definitivo la Cimberio dall’Europa, con quattro gare ancora da giocare. In tutto questo rimane viva la situazione del convitato di pietra Adrian Banks: il suo ritorno appare sempre più vicino, ma ora sarà meno facile tagliare Coleman. A meno che il prescelto per l’addio si Rush, ma a questo punto non ci tornerebbero i conti in senso economico.

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Cimberio Varese – Olimpia Lubiana 82-83 4 di 13

COLPO D’OCCHIO – Pubblico piuttosto scarso rispetto ai pienoni di campionato per la prima di ritorno di Eurocup. Saranno circa 2.500 gli spettatori, molti dei quali ridono sul primo striscione esposto in curva (“Coleman, alzati e cammina”) e applaudono quelli che chiedono maggiore applicazione ai giocatori di Frates.

PALLA A DUE – Il già citato Coleman va addirittura in quintetto, che per Varese torna a essere quello previsto a inizio stagione con l’asse Clark-Hassell. Gli ospiti partono con Omic pivot, scelta che si rivelerà positiva, e Jackson in regia: l’americano era assente all’andata.

LA PARTITA – La Cimberio suona una sinfonia inattesa, che mancava da tempo agli spartiti biancorossi. Il parziale dice 25-10 con Lubiana che scheggia i ferri e, invece, Coleman che ne mette 11 con un solo errore al tiro e due giochi da tre punti (2+1). Polonara aggiunge due canestri in fila e per un istante pare tutto semplice.
Non è così perché Lubiana torna in campo al 10′ con un’aggressività molto maggiore e in pochi istanti piazza un controparziale che Frates interrompe una sola volta a sloveni ormai in scia. Il secondo timeout resta inutilizzato e così all’intevallo Varese vede il proprio bottino ridotto al lumicino, 36-34 (11-24 nel periodo).
Si rientra dopo l’intervallo lungo e i biancorossi (oggi in nero) hanno la faccia dei giorni brutti. Coleman forza tre conclusioni e viene giustamente confinato in panchina, Hassell e Sakota non sono pervenuti e Lubiana scappa, sospinta da Joksimovic e Omic. Sotto anche di 10, la Cimberio risale grazie allo show di Ebi Ere che si divora Salin, segna da lontano e da vicino, zompa a rimbalzo e costruisce il -4 del 30′, 50-54.
L’aggancio non c’è ancora perché Gailius continua a segnare, ma quando il traguardo si avvicina scocca l’ora di Clark. Il play ne mette 13 in rapida successione, con tre bombe a segno, e con Ere arriva a sorpassare. Nel finale Jackson impatta ai liberi (71-71) e sull’ultima azione prima Clark viene stoppato poi Polonara, che raccoglie un pallone a centroarea, appoggia malamente al ferro rimandando tutto all’overtime.

SUPPLEMENTARE – Varese arriva al prolungamento senza i pivot, ambedue fuori con 5 falli (visto Ere marcare anche Omic, 2,16…) e con Coleman fuori dai giochi. Gailius carica di falli anche Sakota ma Ere – tripla, liberi e rimbalzo – tiene la Cimberio incollata. Polonara fa una cosa giusta, rubata e contropiede e soprattutto De Nicolao infila dall’angolo una tripla quasi terminale. Con 31” da giocare Varese conduce 82-80, difende bene e costringe Gailius alla forzatura e all’errore. Rimbalzo biancorosso ed è finita, anzi no: il lancio scriteriato di De Nicolao a Sakota è intercettato e così Gailius non sbaglia il bis. C’è un timeout rimasto in sospeso ma Frates non lo chiama: forse non sarebbe cambiato nulla, ma la partita si chiude con un jolly nelle mani di Varese. Aggiungendo dolore a dolore, per una sconfitta quasi incredibile.

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Pubblicato il 20 Novembre 2013
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