Doveva essere ai domiciliari, si fa beccare dalla polizia al check-in per Helsinki

Protagonista un uomo di 43anni, di origine nigeriana, che doveva rimanere chiuso nella sua abitazione, a Parma

Nel corso dei servizi di vigilanza in ambito aeroportuale, la Polizia di Frontiera di Malpensa nella giornata di domenica ha rintracciato un cittadino nigeriano di 43 anni, che doveva stare ai domiciliari a Parma e invece stava tentando di imbarcarsi su un volo diretto a Helsinki. L’uomo, in fila al check-in della Finnair, ha tentato di nascondersi alla vista degli agenti che per questo l’hanno controllato: è risultato che lo scorso 7 novembre era stato sottoposto a detenzione domiciliare dovendo scontare un residuo pena di 8 mesi e 29 giorni di reclusione, mesi 1 e giorni 15 di arresto, a seguito di condanne definitive per detenzione e spaccio di stupefacenti e tentato omicidio. L’uomo è stato portato in carcere a Busto Arsizio  e dovrà ora rispondere anche dell’evasione, ha intanto perso la possibilità di stare ai domiciliari.

L’attenzione con la quale vengono costantemente svolte le verifiche di frontiera ha consentito poi di intercettare sul volo proveniente da Doha un cittadino pakistano, titolare di regolare permesso di soggiorno italiano per lavoro subordinato, che da una interrogazione alla banche dati risultava destinatario di una nota di rintraccio per notifica di un provvedimento. Lo straniero, accompagnato dal personale operante presso l’ufficio del capoturno, durante il tragitto ha cercato di liberarsi di una patente inglese contraffatta. Visto il gesto dello straniero si provvedeva a perquisire il bagaglio da stiva ed all’interno dello stesso sono stati rinvenuti tre passaporti britannici con la pagina biografica contraffatta; uno dei passaporti riproduceva la foto dello straniero e riportava le medesime generalità riprodotte sulla falsa patente di guida. Una verifica approfondita da personale specializzato nel riscontro del falso documentale ha consentito, inoltre, di accertare che lo straniero aveva modificato la data di scadenza del proprio regolare passaporto pakistano, per tale motivo dopo essere stato denunciato all’autorità giudiziaria, il cittadino pakistano seppure titolare di permesso di soggiorno è stato respinto alla frontiera ed imbarcato sul primo volo diretto a Doha. Sono stati poi respinti sei cittadini senegalesi, provenienti da Casablanca, due congolesi arrivati da Addis Abeba ed un iraniano giunto da Teheran poiché privi di mezzi di sostentamento e di idonea documentazione comprovante i motivi del viaggio, tre cittadini marocchini provenienti da Marrakesh e Casablanca, ai quali è stato revocato e/o rigettata la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno.

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Pubblicato il 12 Novembre 2013
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