Fusioni, prima del referendum l’ultimo incontro del “No”

Questa sera dibattito alla chiesa sconsacrata di San Carlo per le ultime schermaglie di campagna elettorale referendaria

chiesa san carlo grantolaQuesta sera alle 21.00 presso la “San Carlo” di Grantola il comitato spontaneo per il NO terrà la seconda ed ultima serata d’informazione sulle proprie ragioni, "la sala non è riscaldata ma questo è un bene visti gli animi già troppo accesi" – spiegano in una nota gli organizzatori.
Sarà pressoché la replica della serata di Lunedì con alcune considerazioni aggiuntive sull’ultimo bollettino del contrapposto Comitato.
La serata aprirà con un breve cenno storico sulla costruzione del Comune di Cassano per passare alle ragioni del NO.
"Considerato che da più parti è stata posta la domanda sul perché il Comitato del NO sia nato solo nell’ultima settimana viene d’obbligo una spiegazione – prosegue la nota – .
Ci è sembrato strano doverci identificare da subito come comitato del no perché questo poteva essere inteso come contrapposizione al concetto di fusione o aggregazione , come esclusivo senso di campanilismo cosa che non era ed è in modo assoluto.
Non siamo sprovveduti; la necessità per i comuni “polvere”, come li chiamano sui testi del Federalismo, di trovare forma di aggregazione per sopravvivere ci è più che chiara, come ci sono chiare tutte le criticità delle forme di aggregazione che la legge prevede.
Criticità che il cittadino semplice come me ha dovuto conoscere documentandosi più che da un’informazione fornita dalle Amministrazioni.
Fare il Sindaco o l’Assessore in paesi piccoli non è un lavoro facile e riconosco che gli Amministratori dei nostri paesi si sono spesi per potervi adempiere nel miglior modo possibile.
Ma il passaggio che ci chiedono di fare a me sembra troppo grande per non essere ponderato da più persone, per non avere un progetto degno di tale nome , qualcuno ha detto che il comitato per il no dovrà assumersi le proprie responsabilità, certo ci assumiamo la responsabilità di aver chiesto di fare un passo alla volta.
Dal 2000 ad oggi in Italia sono state fatte solo 5 fusioni già attive, una ventina lo saranno dal 1/1/2014 non mi sembrano numeri tali da dare quella sicurezza ostentata dal Comitato del SI.
Saremo stati responsabili di non essere arrivati tra i primissimi alla fusione, magari tra i secondi o i terzi , ma vogliamo arrivarci a gradi, se saremo inadempienti saremo in buona compagnia visto che saranno più di 5000 i campanili nelle nostre condizioni e non credo che le Prefetture possano disporre di tanti Commissari.
Vogliamo far crescere i nostri paesi ma vogliamo fare che sia una scelta di tutti, un progetto condiviso dalla gente perché il Comune è la gente e la scritta che capeggia sull’ingresso del teatro di Cassano Valcuvia è un monito di chi quasi un secolo fa costruì un palazzo Comunale ed ora lasciato a noi che con lo stesso spirito potremmo costruire una nuova comunità “ – Maximum rei pubblicae auxilium pax et civium concordia – avrei bisogno di un vocabolario per essere più preciso ma il senso dovrebbe essere. ‘La pace e l’unione dei cittadini sono il più grande aiuto per la Stato’ ”.
Carlo Leoni, animatotre del comitato del No spera, in aggiunta, "che domenica la gente partecipi numerosa al voto, che esprima la propria idea: non mi interessa più di tanto –  anzi per niente – se come la mia o come quella degli altri. Il mio scopo era che la gente potesse parlare perché è la loro autodeterminazione che deve vincere la loro libertà di poter scegliere, non questo comitato o l’altro".

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Pubblicato il 29 Novembre 2013
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