Il volontariato in oncologia: l’importanza nella cura
Sabato 30 novembre, al salone Estense, si svolgerà una tavola rotonda per parlare del mix tra medicina e condivisione. Tra i relatori, l'assessore Mantovani
Nella prospettiva di un nuovo rapporto tra individuo, societa’ e malattia, si terra’ una tavola rotonda dal titolo "Il volontariato in oncologia" presso il Salone Estense di Varese per promuovere una cura che sia scienza e condivisione, ricerca ed interazione.
SABATO 30 NOVEMBRE 2013 – ORE 10.00 – SALONE ESTENSE DEL COMUNE DI VARESE – VIA SACCO N. 5
Curare il cancro vuol dire immaginare uno scenario nuovo, dove scienza e cultura si integrano in un approccio terapeutico che vede la perfetta fusione tra clinica ed umanizzazione.
Relazione, creativita’, energia, passione sono i principi ispiratori di una cura che vuol coniugare : ricerca, scambio di saperi, considerazione della persona, formazione e solidarietà.
Il processo di cancerogenesi decreta l’impazzimento della cellula, bisogna riportare l’ordine attraverso percorsi personalizzati che tengano conto delle emozioni dei pazienti, dei loro vissuti e desideri.
I medici lavorano in assoluta collegialita’ con infermieri, tecnici, psicologi e volontari : il gioco di squadra diventa strategia di cura e le storie dei pazienti non sono piu’ relegate alle cartelle cliniche, ma diventano strumenti preziosi dai quali attingere i principi per organizzare i protocolli di cura e le scelte di politica sanitaria.
Negli Ospedali si somministrano insieme chemioterapia e danzaterapia, negli armadi dei medicinali ci sono anche ombretti e fard per le lezioni di trucco, corsi di cucina e di yoga trovano cittadinanza in ambulatori medici, i clown vanno negli hospice e le tisanerie prendono corpo nella profonda consapevolezza che un momento conviviale puo’ assumere grande valore, nelle sale di attesa e nei day hospital si lavora a maglia, ed un semplice gomitolo rosa diventa un brand internazionale contro il tumore al seno, capace di far partire un progetto di
La lotta al cancro aiutera’ a costruire un mondo nuovo, dove gli uomini si scambiano forza e sensibilità, dove si mischiano i talenti e si abbattono i confini: e allora il sorriso diventa energia, il fascino gioca con l’ironia ed una nuova leggerezza fà volare lo spirito.
Giovanna, una paziente, ha scritto: “il nucleo del cancro potrebbe essere il mal di vivere, come il vivere male. Uno dei sensi della vita consiste nel progredire, nel riunificarsi, nel ritrovare potenzialita’ che appartengano al kit natale e svilupparle. Vivere è esplorare possibilita’ e mettere dell’eternita’ dentro i giorni.”
Tra i relatori: l‘assessore regionale alla Sanità Mario Mantovani, il primario di oncologia all’ospedale di Circolo Graziella Pinotti, Giovanna Ungaro di Montejasi, scrittrice e ricercatrice, Rosanna D’Antona, presidente Europa Donna Italia, Antonio Aglione delegato regionale FAVO Lombardia
Sarà anche inaugurata una mostra con le creazioni di Grazia Goldini che parleranno per LEI attraverso un linguaggio immortale: la creativita’.
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