“Informazione e Guerra”, un incontro con il “Forum contro la guerra”
L'appuntamento è per sabato 7 dicembre, dalle 9 e 30. L’argomento centrale del convegno sarà il rapporto tra informazione e guerra
“Informazione e Guerra” questo il titolo del convegno del 7 dicembre 2013, dalle 9.30 alle 17.30, promosso dal “Forum Contro la Guerra”, che in giugno aveva già organizzato l’incontro sul tema: “Armi, guerre e territorio”. Anche per questa giornata si è scelta la cornice del Castello dei Comboniani in via delle Missioni, 12 a Venegono Superiore (VA), sede del Forum stesso.
Con quella iniziativa abbiamo voluto contribuire al rilancio di un robusto movimento contro la guerra, dopo oltre vent’anni dalla affermazione della guerra quale strumento principe delle risoluzione dei conflitti, o meglio come modalità per il controllo delle risorse strategiche ed il dominio imperiale.
Con l’aiuto di tutti il nascente “Forum contro la guerra” potrà divenire un punto di riferimento permanente e un luogo di incontro e di confronto di movimenti, associazioni, gruppi territoriali (e non,) e di tutti gli attivisti e le persone che già a vario titolo operano per “cancellare la guerra dalla storia”, attraverso azioni di opposizione e resistenza alla militarizzazione dei territori, della società, dei conflitti e a favore del disarmo e della costruzione della pace. Alla ricerca di un minimo comun denominatore su cui assieme operare.
L’argomento centrale del convegno del 7 dicembre sarà, appunto, il rapporto tra informazione e guerra dove l’informazione spesso diventa vittima, ostaggio o arma di guerra. Dove la mistificazione dell’informazione comincia con la mistificazione delle parole stesse.
Infatti, dai tempi più antichi “Se vuoi la pace prepara la guerra” a quelli più recenti “Se vuoi amare la pace devi armare la pace” del ministro, sponsor bellico, Mario Mauro, il senso delle parole è capovolto e quando si dice “pace” o “sicurezza” si intende “guerra”, e chi resiste ad attacchi o occupazioni diventa “terrorista”; si arriva all’invenzione di ossimori fantasiosi come “guerra umanitaria” o “missioni di pace” (maestri come sempre gli Israeliani che chiamarono “Pace in Galilea” la guerra contro il Libano del 1982).”
La propaganda, cioè la distorsione della informazione, e lo spionaggio (oggi ipocritamente definito “monitoraggio”), cioè la raccolta di informazioni come mezzo di controllo sociale, sono da sempre strumenti della guerra; se ne è fatta una scienza e i governi “moderni” si dotano di gruppi di studiosi, scelti e appositamente formati, che pianificano campagne di disinformazione al preciso scopo di elaborare mistificazioni finalizzate o, più in generale, di “militarizzare le menti”.
PROGRAMMA:
Mattino: 9,30-12,30 Relazioni sui rapporti tra informazione e guerra nei mass-media nazionali e globali e tra tutti gli attori della comunicazione su questi temi.
Marinella Correggia, eco-attivista contro le guerre, giornalista, scrittrice: “Cortocircuiti informativi per mancata verifica delle fonti (ONG per i diritti umani, Commissioni ONU, media, attivisti internazionali o locali)”
Paolo Borgognone, ricercatore, scrittore, membro del CIVG ( Centro per le iniziative per la Verità e la Giustizia): “Net generation: la cultura giovanile in una prospettiva di società virtualizzata”
Raffaello Zordan, giornalista di Nigrizia: “Africa, notizia in crisi”
Mostafà El Ajoubi, caporedattore della rivista Confronti: “Il mondo arabo e i media fra pregiudizio e realtà”
Nanni Salio e Silvia De Michelis del Centro Studi Sereno Regis di Torino: “ Verità e guerra”
Pausa pranzo: “ Per mangiare in pace”. Cibo vegetariano preparato in loco da Marinella Correggia secondo principi e ricette da lei descritti nel suo recente “Cucinare in pace”, edito da Altraeconomia. (contributo minimo richiesto: 5,00 euro)
Pomeriggio 14:30-16:00
Giorgio Beretta, ricercatore, membro di RID (Rete italiana Disarmo) e Unimondo: “L’Italia, l’export di armi e le guerre: come Finmeccanica manipola l’informazione.”
Giulietto Chiesa (in collegamento Skype), giornalista e saggista per varie testate, “Informazione globale e guerra globale”
Mariaelena Delia: attivista per i diritti umani –FGM: “Il reporter Vittorio Arrigoni un massacro raccontato sotto le bombe”
16:00-17:30. Comunicazioni su esperienze e pratiche di rapporto tra comitati, gruppi etc. e mass-media e popolazioni locali ; che cosa ha funzionato, che cosa no, come migliorare.
Patrick Boylan, Rete No War, redazione Peace Link, Statunitensi per la pace e la giustizia: “Guerra e informazione locale”
Domenico Argirò, Movimento No F35 di Novara
Elio Pagani, No M346 ad Israele, DisArmiAmoLaPace
Un esponente dei No Tav
Giuseppe Zambon, editore, (suo intervento scritto)
Segue dibattito tra i partecipanti
Per informazioni ed adesioni:
http://forumnoguerra.blogspot.it/mail: forum.no.guerra@gmail.com
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
fracode su Varese ancora in piazza per la Palestina: "Rompiamo il silenzio contro il genocidio"
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Bustocco-71 su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
PaoloFilterfree su Dall’abbandono alla rinascita: la lunga marcia dell’ex Aermacchi
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.