Lombardia: verso la disattivazione degli inceneritori
Motivo: “L’eccellente sistema di raccolta differenziata della Regione”
«L’eccellente sistema di raccolta differenziata di Regione Lombardia ci consente da un lato, di evitare la realizzazione di nuovi impianti d’incenerimento per il trattamento del rifiuto urbano residuo (RUR) e, dell’altro, addirittura, di ipotizzare uno scenario di disattivazione progressiva degli impianti e delle singole linee di combustione esistenti: questa è ulteriore conferma sia della bontà delle politiche ambientali messe in campo a livello regionale che, del senso civico e sensibilità dei cittadini cui va un sentito ringraziamento per avere contribuito ad avere, già oggi, una regione più ecologica e verde.
Si è, inoltre, stabilito di interessare il Ministero dell’Ambiente affinché si arrivi ad una revisione del disegno di legge “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” per evitare che la
Lombardia, regione virtuosa, diventi un terminale nazionale dello smaltimento di rifiuti.
Si è, infine, prevista la predisposizione di indirizzi verso Comuni e Province per approntare
un modello unico, per zone omogenee, di raccolta differenziata prevedendo incentivi per le
amministrazioni locali virtuose.
La risoluzione di oggi è frutto di un lavoro di squadra dell’intera commissione: un’ulteriore
conferma che su tematiche ambientali si può discutere e operare in piena condivisione e armonia».
Queste le parole di Luca Marsico, Presidente della Commissione Ambiente e Protezione Civile nel giorno dell’approvazione, all’unanimità, della risoluzione sul piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR).
Dal Piano Regionale Gestione Rifiuti risulta, infatti, che la capacità totale degli impianti
presenti in Lombardia, per l’anno 2011, è pari a 2.521.600 tonnellate annue ed emerge,
inoltre, che il quantitativo di Rifiuto Urbano Residuo (RUR) per l’anno 2010 era pari 2.133.885 tonnellate annue mentre, la previsione al 2020 risulta pari a 1.112.361 tonnellate annue con una diminuzione netta pari a ben 1.021.524 tonnellate per anno.
La stima di sovra capacità impiantistica al 2020 risulta, quindi, essere pari a ben 1.298.003
tonnellate annue.
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