Parolo si riveste d’azzurro a sette mesi dal Mondiale

Il centrocampista gallaratese è stato convocato in Nazionale da Prandelli per le amichevoli con Germania e Nigeria. «Brasile 2014? Darò il massimo con il Parma: qualche posto libero c'è ancora»

Grazie ad un inizio di campionato molto positivo, Marco Parolo, centrocampista di Gallarate in forza al Parma, ha ricevuto per la seconda volta nella sua carriera, la convocazione in Nazionale con l’Italia, a distanza di due anni e mezzo dalla prima arrivata quando militava nel Cesena. Ecco dunque emozioni e considerazioni del mediano che ha riportato la nostra provincia nella massima selezione azzurra. 
 
Marco, si aspettava questa convocazione?
«Diciamo di sì: sto facendo molto bene e sapevo che poteva arrivare la chiamata che era nell’aria anche perché la mia società, il Parma, era già stata messa in preallarme. È sempre una grande piacere, anche perché tornarci dopo qualche anno vuol dire che ho ripreso a giocare bene. Ora dovrò recarmi a Coverciano (oggi a mezzogiorno ndr) per preparare le amichevoli con la Germania a Milano e poi con la Nigeria a Londra. Per ora mi prendo la soddisfazione di questa chiamata; se poi mister Prandelli mi vorrà in campo cercherò di rispondere "presente"».
 
Questa convocazione è frutto del buon inizio di campionato con il Parma, in cui lei per ora è il capocannoniere. Questione di compagni o maturità personale?
«Un po’ tutto. Quest’anno il modo in cui giochiamo mi permette di agire più vicino alla porta: posso andare al tiro e i miei compagni attaccanti con i loro movimenti creano spazi per inserirmi. Inoltre questo è il mio secondo anno a Parma e ho acquisito maggiore sicurezza: i cinque gol sono la somma di tutto ciò».
 
Sappiamo che lei ha un debole per il Milan, ma qualche settimana fa ha punito i rossoneri con una doppietta pesante che ha regalato la vittoria al suo Parma nel recupero.
«Senza dubbio quei due gol e quel successo (foto sotto) sono la più grande gioia della mia carriera da calciatore. È stato tutto bello: l’avversario, i gol e il modo in cui siamo riusciti ad ottenere i tre punti con quella punizione in pieno recupero. Emozionante».
 
Una curiosità: quest’anno a Parma è arrivato Cassano, uno dei calciatori più chiacchierati al mondo. Com’è "FantAntonio" visto da dentro lo spogliatoio?
«Antonio è una persona che vive tutto istintivamente e fa tutto senza pensarci troppo. È naturale al cento per cento, e per questo diventa così imprevedibile in campo e fuori».
 
A questo punto, sta facendo un pensierino al Mondiale in Brasile nell’estate prossima?
«Non saprei; per adesso posso dire di fare parte di un gruppo ristretto di trentacinque, quaranta giocatori tra i quali saranno scelti quelli che andranno ai Mondiali. Prandelli prenderà le sue decisioni, ben sapendo che 18-19 uomini sono già praticamente sicuri; io devo fare del mio meglio per aggiudicarmi uno di quei posti che rimangono ancora da occupare. Per convincere il ct, non mi resta che impegnarmi al massimo delle mie possibilità a Parma e poi si vedrà».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Novembre 2013
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