Geometri e tessili: c’è bisogno di voi

L'indagine di Confartigianato rivela alcune novità sull'offerta di occupazione in provincia. Dalle scuole arriva la conferma: "I nostri diplomati trovano subito impiego"

Tecnici software e geometri nell’edilizia, addetti alle macchine utensili nella meccanica, venditori e impiegati nel settore della plastica, addetti alla produzione dei tessuti nel settore tessile. Sono queste le professionalità più richieste in provincia di Varese. L‘analisi è stata condotta da Confartigianato che ha studiato 2050 aziende dei diversi settori merceologici. Quella che ne esce è una fotografia inedita rispetto alla percezione comune. 

Il settore dell’edilizia, per esempio, sembra risentire più di altri della crisi economica. Eppure è proprio il geometra la figura attualmente più richiesta. La conferma arriva anche dall‘Isis Ponti di Gallarate : « I ragazzi usciti lo scorso anno – commenta la preside Anna Scaltritti – hanno già trovato tutti un impiego. Sono 42 diplomati e sono già occupati».
 
Eppure, sul nostro territorio, l‘indirizzo dei geometri sta vivendo un periodo difficilissimo, c’è stato un calo drastico di iscritti soprattutto nell’ultimo triennio: «Diciamo che il corso ha perso i numeri con la Riforma perché è cambiato il nome – spiega la preside del Ponti – Ora si chiama "Costruzione, ambiente e territorio". Sarà il momento difficile, saranno i cambiamenti introdotti dalla riforma, sta di fatto che la nostra scuola attualmente si ritrova ad avere una sola sezione. Nell’ultimo open day devo ammettere che abbiamo registrato un maggior interesse».
 
Professionalità ancora ricercata, nonostante, la crisi è il perito tessile: la provincia  varesina  conferma la sua vocazione nel campo dei tessuti. Una ditta su cinque  appartiene a questo settore merceologico e molte mantengono produzione e occupazione grazie ai rapporti con l’estero: « L’indirizzo ha perso molto della sua attrattiva – spiega il preside dell‘isis Facchinetti di Castellanza Carlo Famoso – I nostri diplomati però, circa una quindicina, non hanno difficoltà a trovare un’occupazione. Dallo scorso anno, devo dire che assistiamo a una ripresa lenta delle iscrizioni, anche grazie al taglio che è stato dato al corso dove si abbina alla tradizionale formazione sul tessuto, l’orditura, competenze nuove sulla trattazione dei tessuti, il confezionamento. Grazie ad un progetto realizzato due anni fa con una ditta giapponese, abbiamo dato spazio alla creatività. A gennaio, avvieremo un percorso IFTS post diploma di 1000 ore d’intesa con un gruppo di altri enti (ACOF, Liuc, Centrocot, UNIVA e alcune aziende) per fornire un approfondimento, mentre siamo in attesa dell’autorizzazione di un’offerta ITS biennale di alta specialità che ci è stata chiesta da molti imprenditori alla ricerca di una figura esperta nella gestione della filiera produttiva con competenze di creazione e fashion. Insomma hanno bisogno di esperti in vista del ricambio generazionale».
 
La realtà produttiva varesina, dunque, mostra segni di vitalità: « I nostri periti meccanici non hanno grosse difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro – spiega la preside del Ponti – il corso ITS appena concluso nel campo aeronautico ha visto la collocazione di tutti e 24 gli iscritti: 14 già assunti e 10 che inizieranno a gennaio».
Anche il Facchinetti è in grado di fornire una fotografia diversa rispetto ai numeri negativi dell’economia: « Le aziende ci chiedono diverse figure – rivela Famoso – periti chimici, periti elettrici o elettronici, informatici, meccanici. La crisi c’è, non si può negare, ma il nostro territorio è ancora un punto di riferimento importante per i nostri studenti». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Dicembre 2013
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