Il futuro della casa occupata: il Centro Diurno Minori

Il Vicesindaco Valeria Valioni illustra nel dettaglio il progetto per la ristrutturazione dell'ex Macello che il comune potrà attuare solo quando l'edificio sarà libero

Il Centro Diurno minori si colloca, accanto ad altri servizi rivolti alle famiglie ed ai minori, all’interno di un progetto più ampio da anni perseguito dall’Amministrazione comunale che vede come destinatari dell’intervento le famiglie con minori che vivono situazioni di fragilità. Compito del servizio è quello di affiancare i nuclei familiari in difficoltà, spesso multiproblematici, nell’esercizio del ruolo educativo/formativo dei minori, nonchè sostenere e recuperare, in sinergia con il Servizio Sociale, le capacità educative degli adulti per lo svolgimento della funzione genitoriale; tale compito si attua fornendo degli spazi di accudimento fisico ed emotivo-affettivo, dedicati ai minori che vivono situazioni a rischio tali da potere incidere negativamente su un sano ed equilibrato sviluppo psicofisico.

L’Assessorato ai Servizi Sociali ha avviato la riorganizzazione dei tre Centri per minori comunali: BRUCHI (già in via Roma) -SCATOLA MAGICA (già in via Avogadro, piano inferiore)-TAM TAM (già in via Avogadro, piano superiore) in un unico servizio. Tale servizio troverà spazi nuovi ed adatti alla sua piena realizzazione dopo la ristrutturazione della palazzina di via Don Luigi Monza, in cui il servizio si trasferirà. Nell’attesa si è identificata una soluzione provvisoria utilizzando la sede di via Avogadro. La nuova organizzazione nasce dall’evoluzione dei progetti di intervento di tutela dei minori, per garantire un’azione efficace nelle situazioni di disagio precoce, quindi già a partire dalle scuole elementari, evitando il ricorso a strutture esterne al Comune.

La proposta riorganizzativa ha tre pilastri programmatici:
• L’unione dei tre servizi, in quanto centri diurni esistenti presentano specifici elementi educativi di qualità, ma la gestione di servizi separati presenta difficoltà organizzative e gestionali. Una loro integrazione consente una più efficace razionalizzazione delle risorse in termini di spazi, di progetti educativi integrati, di organizzazione degli orari, del personale, dei servizi di accompagnamento. La possibilità di fare operare l’equipe degli educatori in un unico servizio permette infatti di migliorare i trasporti, che finora comportavano molto dispendio di tempo ed energie, e di strutturare attività specifiche, meno dispersive e più mirate, con la possibilità di sinergie, interscambio e sostituzione reciproca tra gli educatori.
Utilizzare, attraverso un’idonea ristrutturazione degli spazi, la sede di via Don Luigi Monza quale polo integrato delle competenze nell’ambito degli interventi di tutela dei minori, soprattutto legati alle situazioni  di disagio precoce. In tale sede infatti troverà accoglienza anche lo “Spazio neutro” denominato “La coperta di Linus”, già ospitato in via Roma, gestito dalle educatrici che operano anche nel servizio di Assistenza Domiciliare Minori. Lo spazio neutro rappresenta uno strumento indispensabile per la gestione degli incontri protetti disposti dall’Autorità Giudiziaria. Nello spazio neutro gli educatori effettuano una attività di osservazione, monitoraggio, sostegno e facilitazione degli incontri tra genitore non affidatario e figlio in quelle situazioni particolarmente problematiche in cui il rapporto genitori/figli va vigilato e orientato
Prevedere un maggiore investimento sulle famiglie, che dovranno essere coinvolte non solo rispetto al progetto individuale sul minore dentro al Centro, ma anche in un più generale percorso educativo di tutto il nucleo. Saranno quindi previsti momenti di incontro periodico dove le famiglie stesse diventino risorsa partendo dall’attività del Centro, confrontandosi sulla condivisione delle regole, sul percorso educativo e sul personale progetto di vita, sollecitate dagli educatori in un’ottica di mutuo aiuto.

La ridefinizione del servizio nella nuova sede comporterà i seguenti vantaggi:
1. Accoglienza di bambini già a partire dai 6 anni, con la creazione di appositi gruppi, con una presa in carico che potrà continuare nel tempo, secondo necessità.
2. Diversa modalità di lavoro, dove il rapporto individuale educatore-minore è definito e l’inserimento in gruppo è più strutturato e programmato secondo le caratteristiche personali e la storia del minore.
3. Riorganizzazione degli spazi, delle attività e degli orari di apertura, mirando ad una forte funzione educativo-riparativa.
4. Forte collaborazione tra gli operatori operanti nel Centro Diurno, nello Spazio Neutro e nell’Assistenza Domiciliare Minori, per garantire una progettazione di qualità del nuovo servizio e un’ adeguata integrazione delle risorse. Nella progettazione e nella realizzazione dei servizi comunali per minori sono forti e costruttive le sinergie con le strutture sociali del territorio, in particolare con il Villaggio SOS e la Casa di pronta accoglienza, per fare tesoro delle “buone pratiche” e collaborare nelle azioni progettuali. Va richiamata anche, con un sentito ringraziamento, la generosa sponsorizzazione dell’Associazione “Ski for fun”, che ha contribuito all’acquisto di un (preziosissimo) pulmino per il Centro minori, che verrà consegnato e messo in funzione nei prossimi giorni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Dicembre 2013
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