Nomine in sanità: primo passo verso una nuova legge

Via libera in Commissione Sanità presieduta da Fabio Rizzi (Lega Nord) al progetto di legge che modifica il testo unico delle leggi regionali in materia di sanità e introduce nuove regole e requisiti per la nomina dei direttori generali, amministrativi e sanitari delle ASL, delle Aziende Ospedaliere e degli IRCCS di diritto pubblico trasformati in fondazioni. Hanno votato a favore Lega Nord, Maroni Presidente, Forza Italia e NCD, contrario il gruppoM5Stelle: non hanno partecipato al voto il Partito Democratico e il Patto Civico.

Il provvedimento finale è frutto di un subemendamento complessivo del relatore Angelo Capelli (NCD) al testo iniziale della Giunta, a sua volta riformulato nell’emendamento finale presentato da Fabio Altitonante (FI). 

Soddisfatto il presidente della Commissione Fabio Rizzi, che ha sottolineato come “con questo provvedimento attuiamo di nostra iniziativa la spending review anche in sanità: a differenza di quanto avviene adesso, gli emolumenti dei direttori generali non potranno essere superiori all’indennità di carica e di funzione del Consigliere regionale”.

I direttori generali sono nominati attingendo esclusivamente dall’elenco regionale costituito previo avviso pubblico e selezione effettuata da un’apposita Commissione: la Commissione sarà costituita da tre esperti indicati in prevalenza da qualificate istituzioni scientifiche indipendenti, di cui uno designato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari. Per accedere alla selezione occorre essere in possesso del diploma di laurea magistrale o diploma equipollente o equivalente e dimostrare di possedere un’adeguata esperienza in posizione dirigenziale conferita, di almeno di cinque anni nel campo delle strutture sanitarie o almeno di sette anni in altri settori e caratterizzata da autonomia gestionale, diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie; ai soli fini dell’inserimento nell’elenco è necessario non aver compiuto il sessantacinquesimo anno di età.
Ai fini dell’inserimento nell’elenco di coloro che risultano idonei a ricoprire l’incarico di direttore amministrativo, occorre  invece essere in possesso del diploma di laurea magistrale o diploma equipollente in discipline giuridiche o economiche, e avere un’età inferiore a sessantacinque anni. E’ inoltre richiesta un’adeguata esperienza di direzione tecnica o amministrativa almeno quinquennale nel campo delle strutture sanitarie o in altri settori purchè maturata, a seguito di formale conferimento di incarico dirigenziale, e caratterizzata da autonomia gestionale, diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie.
Ai fini dell’inserimento nell’elenco degli idonei a ricoprire l’incarico di direttore sanitario occorre infine essere in possesso del diploma di laurea in medicina e chirurgia e di un diploma di specializzazione e avere un’età inferiore a sessantacinque anni; è inoltre richiesta un’adeguata esperienza almeno quinquennale caratterizzata da autonomia gestionale, di risorse umane, tecniche o finanziarie.
L’iscrizione nell’elenco è condizione necessaria ma non sufficiente ai fini della nomina: i requisiti introdotti non si applicano ai soggetti che, al momento dell’entrata in vigore della legge, già ricoprono tali incarichi fino alla loro scadenza.
Il provvedimento andrà all’esame del Consiglio regionale nella seduta convocata dal Presidente Raffaele Cattaneo per mercoledì 18 dicembre.