Agusta Westland, in 545 verso la pensione

Dopo l'accordo raggiunto con i sindacati dei metalmeccanici, per i lavoratori vicini al pensionamento si apre la mobilità solo volontaria con un'integrazione da parte dell'azienda per tutto il periodo residuo. In provincia di Varese sono interessati circa 400 dipendenti

Agusta Westland si prepara a un cambio generazionale della sua forza lavoro, l’azienda aeronautica, controllata del Gruppo Finmeccanica, ha infatti individuato un massimo di 545 lavoratori che potenzialmente potrebbero andare in pensione, usufruendo dell’ultimo scivolo permesso dalla riforma Fornero. Il meccanismo, definito in un accordo con il coordinamento nazionale dei sindacati metalmeccanici, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm, prevede un aggancio alla pensione attraverso la mobilità volontaria. L’azienda si impegna a sostenere economicamente la scelta integrando per tutto il periodo l’indennità di mobilità fino al raggiugimento della pensione, con l’integrazione i lavoratori avranno l’80 per cento dell’attuale stipendio netto.
La procedura di mobilità volontaria rimarrà aperta da ora fino al 3 luglio 2015. Negli stabilimenti della provincia di Varese sono interessati circa 200 lavoratori a Cascina Costa, 100 a Vergiate, 60 a Lonate Pozzolo e 20 a Sesto Calende. Ci sarà la possibilità di fare una preadesione entro marzo 2014 ed entro febbraio 2015, in questo caso si avranno due stipendi in più di incentivo.
A fronte di queste uscite volontarie, l’azienda si impegna a stabilizzare gli interinali che già lavorano e ad assumere giovani a tempo indeterminato e con contratti di apprendistato. «È un accordo che ha luci e ombre – spiega Nino Cartosio della Fiom Cgil -. Il dato positivo è il ricambio generazionale che però va fatto in modo coerente, cioè affiancando ai lavoratori esperti in uscita i nuovi entrati, in modo da permettere il passaggio di competenze. L’azienda, inoltre, non ha voluto mettere una clausola per tutelare i lavoratori che aderiscono alla mobilità volontaria in caso di una nuova riforma che vanifichi il meccanismo dell’accompagnamento alla pensione. Negli anni passati, prima della riforma Fornero, dall’Agusta Westland uscivano almeno 200 lavoratori all’anno, dopo la riforma, solo 70».
Tra le ombre c’è sicuramente la partita con i clienti indiani che hanno chiesto di congelare il contratto per affidare a un arbitrato internazionale la soluzione della vicenda della fornitura dei 12 elicotteri Aw 101. Un brutto colpo, solo in parte attutito dal nuovo contratto da 1 miliardo stipulato con la Norvegia per la fornitura di 16 elicotteri.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Gennaio 2014
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