“Il pronto soccorso del Circolo non è degno della Lombardia”

Molto critico l'assessore regionale alla sanità Mantovani dopo la visita a sorpresa al PS del Circolo. Dopo aver parlato con medici e infermieri si dice insoddisfatto del trattamento che trovano i pazienti

 «Non sono assolutamente soddisfatto. Per essere un pronto soccorso della Lombardia vanno assolutamente migliorate l’accoglienza e le condizioni di trattamento».
Visita a sorpresa, questa mattina lunedì 13 gennaio, dell’assessore alla sanità regionale Mario Mantovani che alle 8 si è presentato al triage del pronto soccorso all’ospedale di Circolo di Varese per poi visitare tutti i locali compresa la "barellaia". L’assessore è rimasto per quesi tre ore, ascoltando medici e infermieri per poi chiudersi in un incontro con il direttore generale dell’azienda Bravi e con quello sanitario Avanzi. 

 «Questa mattina alle 8, ho trovato 88 pazienti in attesa e in questo tempo altre persone hanno continuato ad arrivare. Non capisco perchè qui giungano anche tante persone che potrebbero scegliere altri ospetali, molti si muovano dalle valli. Dovrò capire alcune scelte del 118 che preferisce portare a questo pronto soccorso piuttosto che scegliere presidi alternativi più vicini. Insomma, devo farmi un’idea di quale sia l’offerta globale del territorio. Tra due settimane mi troverò di nuovo con il direttore generale per capire quali soluzioni attuare e risolvere definitivamente questa situazione. Spero di poter risolvere la cosa nei primi mesi di quest’anno».

Tra i problemi avanzati dal personale la carenza di posti letto e le difficoltà quotidiane a gestire la perenne emergenza: «La soluzione dovrà arrivare dalla buona volontà di tutti. Vedere 28 persone sistemate in barella in attesa di un letto in reparto non è accettabile nella nostra regione. Valuteremo se è questione di posti letto o di personale, poi prenderemo le decisioni adeguate per migliorare l’attività  È un impegno che mi sento di prendere pur sapendo che sono questioni che si protraggono da anni».

E mentre nella sala d’aspetto, una sessantina di persone tra parenti e conoscenti attende di conoscere le condizioni dei propri ammalati ( gli schermi in sala d’aspetto che dovrebbero fornire notizie sulla progressione della visita questa mattina erano spenti) il direttore generale Bravi si prepara a una nuova full immersion sul pronto soccorso: «Il problema da risolvere è quello della barellaia. Non occorre avere più addetti o posti letto in PS ma serve più personale nei reparti, così da poter riaprire i posti letto che ci sono ma che rimangono chiusi». Proprio oggi si sono riaperti gli ultimi letti chiusi alla vigilia di Natale per permettere a infermieri e medici di smaltire il monte ferie accumulato. 
Dopo anni di denunce, dopo l’intervento di un avvocato, dopo l’appello degli infermieri del PS, forse qualcosa si muove per questo reparto da anni in continua emergenza. 

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Gennaio 2014
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