L’avvocato di Elisabetta Ballarin: “Rispettate il suo dolore”

Venerdì i funerali della madre. Francesca Cramis racconta come sta vivendo queste giornate la figlia, in carcere a Brescia per uno dei delitti delle bestie di satana: "L'ha aiutata a ricostruirsi una vita ma ora è più dura"

Francesca Cramis è l’avvocato di Elisabetta Ballarin da ormai dieci anni. L’ha vista crescere da quando aveva diciotto anni ad oggi, l’ha vista trasformarsi da adolescente spaesata e finita dentro qualcosa di molto più grande di lei, fino alla laurea e ai primi permessi per poter uscire dal carcere: «Elisabetta ha ricevuto un colpo durissimo ma ha retto grazie a tutti coloro che le sono stati accanto in questi anni – racconta l’avvocatessa bustocca – dopo la morte del papà, nell’agosto del 2005, è stata proprio Cristina a non farle mancare mai il sostegno, a partire dalla ricostruzione di una personalità che si era sgretolata. Elisabetta è rinata dalle sue ceneri come un’araba fenice e lo deve principalmente alla madre».

L’avvocato Cramis ricorda le battaglie di Cristina, morta domenica scorsa a causa del monossido di carbonio, perchè i diritti della figlia in carcere venissero rispettati: «E’ sempre stata molto attenta a questo aspetto, ha dimostrato una forza d’animo incredibile – prosegue – e poi ha fatto in modo che la figlia studiasse e si laureasse (con 110 e lode, ndr). Ha fatto in modo che la figlia potesse camminare sulle proprie gambe». Proprio per questo c’è stata grande attenzione sulla reazione della Ballarin: «L’ho sentita tutti i giorni da domenica – racconta ancora – non voglio prendermi meriti ma mi sento una seconda madre per lei. Grazie anche al supporto da parte del personale sanitario e degli agenti polizia penitenziaria del carcere di Brescia, ha saputo reagire a questo lutto». Per il legale il momento più difficile, tuttavia, arriverà quando si renderà conto di non poter più avere un contatto fisico con lei: «Quando avrà un permesso per poter stare con la famiglia e si accorgerà che non ci sarà più la madre sarà durissima ma sono sicura che le zie e il fidanzato colmeranno al meglio questo vuoto grande».

In merito alle esequie che si svolgeranno venerdì l’avvocato Cramis fa un appello ai media: «Intanto dico che non è certa la presenza di Elisabetta alle esequie – e spiega il perchè – il clamore mediatico che ancora suscita la sua vicenda preoccupa anche la direzione del carcere che intende proteggerla. Faccio appello al buon senso dei giornalisti affinchè non assalgano lei e la famiglia in questo momento di dolore privato. Per quanto mi riguarda le farò scudo col corpo». Ad Elisabetta restano ancora circa 6 anni di reclusione da scontare.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Gennaio 2014
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