La storia di Abelardo e Eloisa al Santuccio

Una lettura a quattro voci di un testo scritto da Valerio Crugnola e ispirato alla storia di un amore straordinario ambientato nella Parigi di 800 anni fa, capace di segnare una nuova morale

Giovedì 30 gennaio alle ore 21 al teatro Santuccio di Varese (via Sacco) si terrà una lettura recitante a 4 voci del testo scritto da Valerio Crugnola dal titolo "Abelardo ed Eloisa. Amore e filosofia nella Parigi del XII secolo".
Le voci di Massimo Barberi, Jane Bowie, Matteo De Dionigi, Nicoletta Magnani faranno rivivere una storia ambientata a Parigi ottocento anni fa. Corre l’anno 1117, Eloisa, sedicenne sapiente e graziosa, incontra Abelardo, maestro filosofo di successo. Tra loro nasce un amore folle e poco prudente, un amore così vero che sopravviverà alla loro tragica separazione. La loro storia d’amore, da cui nasce un figlio, Astrolabio, si trasformerà infatti in tragedia. Il filosofo viene evirato da sicari inviati da Fulberto, lo zio di Eloisa. La giovane donna si ritira nel monastero di Argenteuil, Abelardo in quello di San Dionigi.
Molti anni dopo i due protagonisti raccontano a loro stessi e al mondo, nelle lettere che si scambiano, con rimpianto lei, con pentimento ma temerezza lui, i giorni lontani dell’amore.
La storia di Abelardo ed Eloisa è allo stesso tempo romanzo e documento storico, perché i protagonisti parlano del loro amore ma anche del mondo che li circonda, della cultura dell’epoca, della figura e del ruolo della donna, dell’idea di amore vero e di una nuova morale che nasce nella intenzione e si ribella all’ipocrisia delle regole esteriori.
Una passione vissuta fino in fondo e mai rinnegata, dove le polemiche e la lotta contro l’apparenza inutile non sono altro che passi verso la liberazione. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Gennaio 2014
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