“Neto Pereira? Voglio che resti al Varese”
I biancorossi tornano al lavoro, ma il calciomercato impazza. Il brasiliano è richiesto dal Lecce ma il presidente Laurenza lo blinda: «Lo vorrei in società anche dopo il ritiro». Il giovane Okosun in prova
Il calciomercato è al via e con le trattative, ufficialmente ripartite il 3 gennaio, ricomincia anche l’attività del Varese. La squadra di Gautieri ha avuto alcuni giorni di riposo per le vacanze natalizie ed è stata chiamata all’adunata a Villa Porro Pirelli in vista del primo allenamento del 2014, fissato per le 11 di giovedì 9 sul campo del Bosto. E con la truppa ci sarà un giovane centrocampista danese Ayo Simon Okosun, in prova dall’ Akademisk Boldklub.
Come di consueto, in questo periodo, a esercizi e partitelle si aggiungono le voci di mercato che già hanno iniziato a rimbalzare, più o meno verificate e verificabili. E non c’è dubbio che una di queste, pure piuttosto veritiera, non manca di preoccupare i tifosi del Varese: il Lecce (e con esso almeno un’altra squadra) si è fatto avanti per avere Neto Pereira, capitano e uomo simbolo biancorosso. Pensare però di salutare a metà stagione il numero 10 brasiliano, per di più a un club di categoria inferiore (per quanto ricco di blasone) pare – e ci pare – una mossa fuori luogo.
A fugare voci in tal senso però arriva il parere del presidente del Varese, Nicola Laurenza: «Neto, e con lui Zecchin e Corti, sono le grandi bandiere di questa squadra: io non voglio privarmi di loro né valutare le eventuali richieste di altre formazioni». Dichiarazioni categoriche che Laurenza sottolinea ulteriormente: «Mi piacerebbe anzi che Neto possa avere un futuro in biancorosso anche dopo il termine della sua attività agonistica, per quello che rappresenta e che ha fatto con il Varese».
Certo, l’apporto dell’asso nato a Generao Carneiro, stato del Mato Grosso, in questa stagione non è al livello delle precedenti, con una sola rete all’attivo messa a segno contro la Juve Stabia (oltre a tre assist). E l’attuale modulo scelto da Gautieri, il 4-3-3, non è quello più adatto alle caratteristiche fisiche del 35enne attaccante. Però un impiego calibrato e l’arrivo della primavera con situazioni climatiche meno pericolose per i muscoli delicati dello Swarowski biancorosso, potranno permettere a Neto di tornare decisivo nell’economia della squadra. E comunque, pensare a questo Varese senza di lui ci sembra un azzardo, anche per motivi di immagine, che la società non si può permettere. Ecco perché le parole di Laurenza ci confortano.
Calciomercato – Lo speciale sulla sessione invernale
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