Borgogni in aula: “Pressioni da Lega e Cielle per la nomina di Orsi”

In aula uno dei testimoni chiave nel processo che vede imputati per corruzione internazionale Orsi e Spagnolini. L'ex-responsabile delle relazioni esterne di Finmeccanica ha parlato del ruolo della politica nelle nomine e nelle assunzioni

E’ stato il giorno del grande accusatore Lorenzo Borgogni al processo in corso a Busto Arsizio per le presunte tangenti sulla vendita di 12 elicotteri all’India da parte di Agusta Westland. E’ proprio sulla base di alcune dichiarazioni dell’ex responsabile delle relazioni esterne di Finmeccanica, che hanno preso le mosse alcuni filoni d’indagine prima dalla Procura di Napoli e successivamente da quella di Busto Arsizio. Borgogni ha parlato, davanti ai giudici della corte presieduta da Luisa Bovitutti, di pressioni da parte di Lega Nord e di Comunione e Liberazione perché nella primavera del 2011 la carica di Amministratore Delegato della società fosse affidata a Giuseppe Orsi, imputato insieme a Bruno Spagnolini per corruzione internazionale.

Borgogni ha parlato degli esiti di una riunione – riferitigli dal presidente di Finmeccanica uscente Guarguaglini – avvenuta il 2 aprile 2011 a Milano in cui furono decise le nomine per alcune società, tra cui Finmeccanica: «A quanto ne so, a quella riunione c’erano Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti, delegati della Lega per le nomine, poi c’era l’allora ministro dell’Economia GiulioTremonti, l’allora premier Silvio Berlusconi e Gianni Letta», ha detto Borgogni rispondendo in aula alle domande del pm, Eugenio Fusco, che lo ha sentito come testimone al processo. Il teste ha anche riferito di «pressioni tramite Letta da parte di Comunione e Liberazione e di Maroni per la nomina di Orsi» che – secondo quanto riferisce sempre l’ex-responsabile relazioni esterne di Ansaldo – a quanto risultava a Guarguaglini e a Tremonti «era quello che sembrava avere meno chance inizialmente, essendogli preferito Zampini» – che verrà ascoltato come teste nelle prossime udienze.

Il pubblico ministero Fusco ha anche chiesto chiarimenti su quanto aveva dichiarato ai colleghi napoletani circa il pagamento di 10 milioni di euro da parte di Finmeccanica alla Lega Nord, che si è sempre detta estranea alla vicenda, ma la domanda ha scatenato una prevedibile levata di scudi delle difese che hanno fatto arrabbiare non poco lo stesso magistrato. Borgogni ha comunque risposto che sulle presunte tangenti, tra cui quella alla Lega Nord, ha sentito solo "voci insistenti" sulle quali non ha fatto accertamenti mentre avrebbe accertato «il fatto che Orsi aveva mano libera per quanto riguarda le assunzioni come quella del fratello di Giorgetti, della figlia di Ponzellini e di un figlio dell’onorevole Latorre». Il legale di Orsi, il professor Ennio Amodio, ha definito quanto riferito da Borgogni una «deposizione priva di basi basata su sentito dire o su parole comunque riferite da soggetti terzi al teste. Caratteristiche che la rendono inattendibile».

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Pubblicato il 04 Marzo 2014
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