Il grido d’allarme per il parco dell’Argentera

Tra atti di vandalismo ed incuria, continuano a peggiorare le condizioni del parco, divenuto pubblico nel 1996. Comunità Montana: «Già pronti i soldi per risistemare, mani tese alle associazioni»

parco argentera cadeglianoUn antico percorso ferroviario trasformato in via ciclabile immersa nel verde; il grido d’allarme sui social network per le sue condizioni; la promessa della sua rinascita coinvolgendo il territorio. Tra vegetazione, ruscelli e mulini, il Parco dell’Argentera di Cadegliano Viconago rimane uno dei piccoli tesori della zona. Un vero angolo di paradiso. Così almeno fino a qualche tempo fa.
All’inizio di marzo il responsabile del sito valganna.info, Paolo Ricciardi, ha pubblicato sulla propria pagina facebook “un grido di allarme dal parco dell’Argentera”, evidenziando una problematica che va avanti ormai da tempo. Come mostrato dalle foto pubblicate sul social network il parco, dopo gli sforzi effettuati dalla Comunità Montana per ridargli lustro e ristrutturarne i mulini, risulta avvolto nel degrado. Tra atti di vandalismo ed incuria, le sue condizioni continuano a peggiorare. Da qui nasce l’appello alle autorità competenti e a tutti coloro che amano questa zona, un appello a trovare i fondi necessari per far rivivere questo luogo in tutta la sua bellezza.
Ci siamo recati sul posto per verificare da vicino le condizioni del parco.

parco argentera cadeglianoNon sono solo gli atti di vandalismo a danneggiare il parco. Certamente, tali sono gli episodi di danneggiamento dei lampioni interni alle gallerie, ma percorrendo la via ciclabile, non è questo che spicca fra i problemi. Perché in realtà, la scarsa illuminazione di una galleria è poca cosa rispetto allo stato di degrado generale in cui versa il parco; ad occhio pare che sia la mancanza di manutenzione a danneggiare questo luogo più di ogni atto di vandalismo. Lungo tutto il sentiero, poche le staccionate rimaste in piedi: quelle che non sono già crollate sono sul punto di farlo. Due dei bellissimi mulini affrescati hanno le porte sempre aperte: una volta forzate, non sono state rimesse a posto. Quasi un invito a chi volesse danneggiarli ulteriormente: il tetto di uno di essi sta già crollando. Gli affreschi che li adornano si stanno deteriorando sempre più, così come le radici di un albero franato sulla strada impediscono il passaggio.

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Degrado al parco dell’Argentera 4 di 9

«Abbiamo già individuato i fondi per operare sugli interventi più urgenti – spiega al telefono l’assessore alle foreste, agricoltura e territorio della comunità montana del Piambello Paolo Sartorio – . Il parco è stato sottratto alla vera incuria dopo l’acquisto, nel 1996: grazie ai fondi Obiettivo2 e alla legge sulla montagna riuscimmo a regalare ai cittadini questo angolo di paradiso e strapparlo al bosco. Purtroppo non è la prima volta che crolla il tetto di un mulino: c’è un parassita del legno, da queste parti, una sorta di fungo che danneggia le travi e inevitabilmente provoca la rovina dei tetti: abbiamo già proceduto alla risistemazione, qualche anno fa, della copertura di uno di questi splendidi immobili rustici. Come annunciato, provvederemo quanto prima alla sistemazione».
Il grido d’allarme è stato quindi raccolto dalla comunità montana che tuttavia, sempre per bocca di Sartorio, rilancia: «Noi come ente ci mettiamo i soldi, questo è sicuro – conclude l’assessore – . Ma i tempi sono maturi affinché le associazioni sul territorio facciano la loro parte. Perché non dare vita ad un progetto di vigilanza volontaria, ma soprattutto di divulgazione e di formazione sui più giovani per spiegare loro la ricchezza di questo posto?»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Marzo 2014
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