La Cimberio scaccia la paura: vittoria-salvezza a Pesaro

I biancorossi faticano ma meritano il successo sui marchigiani (79-86) trascinati da Banks, Scekic e De Nicolao molto meglio dei titolari. Pressoché scampata la retrocessione, ora si cerchi un nuovo obiettivo

C’è ancora vita sul pianeta Cimberio. Proprio nella partita quasi senza ritorno, il match a Pesaro sul campo dell’ultima in classifica, i biancorossi centrano il successo che scaccia le paure e di fatto vale la salvezza (virtuale) messa in dubbio appena settimana scorsa con la sconfitta contro Montegranaro. All’Adriatic Arena servivano due punti, anche per rasserenare il folto popolo dei tifosi varesini e coach Stefano Bizzozi, ancora a secco da quando è subentrato a Frates; e i due punti sono arrivati non senza fatica ma comunque con merito, perché Pesaro è squadra coriacea e non si è arresa sino alla sirena finale.
La Cimberio però ha trovato la quadratura del cerchio con un quintetto che Bizzozi non ha quasi variato per gran parte della difesa: De Nicolao, Banks, Ere, Polonara e Scekic. Tutti, a turno, hanno trovato il modo di ripagare la fiducia e hanno dato quel contributo mancato invece completamente da parte dell’asse play-pivot titolare Clark-Johnson, ancora una volta largamente negativi.
Migliore in campo invece, senza discussione, Adrian Banks con i 25 punti compresi quelli della sicurezza, quando Pesaro ha provato a sparare le ultime cartucce trovando però sempre risposte pronte da parte dell’americano. La partita, sempre equilibrata, è cambiata nel terzo quarto, quando a trovare un inatteso momento di grazia è stato Ebi Ere: disastroso fino a quel momento, il capitano ha segnato 14 punti in pochi minuti che hanno lasciato una traccia indelebile sulla gara, al pari del roccioso contributo di Scekic e della gestione del duo Denik-Polonara, stavolta concentrati e incisivi fino in fondo.
Ora al termine del campionato restano sette partite e, dando per archiviata la pratica salvezza, bisognerà darsi un nuovo obiettivo. Lo anticipiamo già: vincerne il più possibile per tentare di rimontare la zona playoff. A oggi una rondine, nel cielo di Pesaro, non fa ancora primavera ma tentare questa scalata è da un lato doveroso, dall’altro stimolante. Almeno ai nostri occhi: speriamo anche in quelli dei giocatori.

COLPO D’OCCHIO
– Il pubblico di Pesaro, da sempre appassionato e passionale, crede ancora nella salvezza della Victoria Libertas soprattutto dopo la recente vittoria su Pistoia e, pur non riempiendo un palazzo troppo grande per l’attuale formazione biancorossa, fa sentire il proprio calore a Musso e compagni. All’Adriatic Arena c’è però anche una discreta rappresentanza varesina, sia con gli Arditi sia con un drappello di tifosi che si sono mossi in autonomia per sostenere la Cimberio in un momento delicato. La canotta biancorossa è listata a lutto per la scomparsa di Giancarlo Gualco: a lui sarà dedicato il successo.

PALLA A DUE –
Squadre al completo con l’eccezione di Mei, sostituito a referto da Edo Vescovi; Bizzozi rimette come previsto Clark nel quintetto base, anche se alla lunga sarà De Nicolao a guidare la squadra nei momenti importanti. Tra le fila di Pesaro spicca il pivottone Anosike, re del rimbalzo dell’intera Serie A.

LA PARTITA –
Come temuto, Varese subisce subito l’impatto a rimbalzo dei padroni di casa che non si accontentano dell’apporto di Anosike ma vanno a cercare il pallone anche con gli esterni. La Cimberio ha un buono scatto in avvio (2-7) ma poi il suo attacco rimane fermo a lungo; Polonara lo scuote con 5 punti di fila ma alla prima pausa la Vuelle è avanti 18-12
Varese ha un po’ più di continuità nella seconda frazione, quella in cui Banks inizia a macinare punti; l’equilibrio regna sovrano anche se la squadra di Bizzozi insiste troppo – non è una novità – con i tiro da fuori che quando non va a segno, diventa un problema. L’emblema è Clark che ha le polveri inzuppate; ciò nonostante alla pausa è parità perfetta: 36-36.
Pesaro ci crede e trova in Perry l’uomo che può dare una spallata. Il terzo periodo sembra infatti preda del playmaker marchigiano che può anche attaccare l’area dopo che Linton Johnson, ancora una volta si rovina arrivando a quattro falli con quasi mezza partita da giocare. Però a quel punto c’è un imprevisto positivo per Varese: dopo lungo letargo, Ebi Ere si iscrive alla partita e lo fa in un modo clamoroso. Il capitano segna 14 punti (sui 15 totali) in circa 5′ di onnipotenza, sorprendendo così Pesaro che alla terza pausa si ritrova a rincorrere (57-61).

IL FINALE –
Bizzozi, che aveva chiesto continuità ai suoi giocatori, la trova nel quarto più importante, l’ultimo. Varese difende meglio, ruba qualche pallone importante e attacco con profitto salvo un paio di passaggi a vuoto. Qui la Cimberio ha un quintetto e non lo cambia più, perché il dannoso Clark è imbullato alla panchina al pari del fallosissimo Johnson; sarà un caso ma è sull’asse Denik-Scekic (che tiene a bada a rimbalzo Anosike) che nascono canestri importanti. Gli altri li mette Adrian Banks, abile nello slalom speciale di centro area che conclude sempre con l’appoggio vincente. Sono i punti decisivi, dai quali Pesaro non si riprende: finisce con gli ospiti abbracciati dai tifosi sul posto e, idealmente, anche da quelli a casa. Si riparta da qui.

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Pubblicato il 16 Marzo 2014
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