“La programmazione regionale non si fa con i pacchetti azionari di SEA”

«I continui annunci del Governatore della Lombardia Roberto Maroni, l’ultimo riguarda l’acquisto di azioni di Sea e di Sacbo per coordinare la politica degli scali lombardi, denotano la mancanza
completa di una visione moderna della complessità del sistema dei trasporti, che richiede programmazione e regolazione e non comando e controllo, come poteva essere quarant’anni fa quando l’IRI gestiva fabbriche e servizi». Così Dario Balotta, responsabile dei trasporti di Legambiente, boccia le ipotesi di acquisizione da parte della Regione di quote delle società di gestione degli aeroporti lombardi. «Con la stessa logica, per attuare il suo recente piano aeroportuale nazionale Maurizio Lupi ministro delle infrastrutture, dovrebbe acquisire le azioni dei 40 scali nazionali per toglierli dal loro campanilismo e affidare ad ognuno un ruolo a prescindere dalla loro efficienza gestionale. La logica statalista di Maroni, in piena continuità con quella di Formigoni, sta già mostrando la corda in Trenord dove il controllo "lombardo"non è bastato per dare migliori servizi ai pendolari ed i costi sono saliti alle stelle. Il ruolo regionale d’indirizzo e di tutela territoriale e ambientale si può esprimere utilizzando fino in fondo le attuali competenze che la Regione possiede in campo urbanistico e ambientale».