Unendo Yamamay al bivio di Bergamo

Domenica alle 18 le biancorosse giocano sul campo della Foppapedretti: dopo il crollo nelle finali di Coppa Italia serve una scossa immediata, anche per agganciare il quarto posto. Torna Spirito, Sloetjes quasi pronta

Prendila così, non dobbiamo farne un dramma, cantava Battisti. Ma certe volte la “drammaticità” di un evento sportivo bisogna saperla cogliere, come nel caso del tracollo subito dalla Unendo Yamamay nella final four di Coppa Italia a Treviso; una débacle, arrivata tra l’altro a conclusione di una bella e illusoria serie positiva, che psicologicamente potrebbe pesare come un macigno sulla squadra bustocca, in mancanza di un’immediata reazione. La società ha compreso perfettamente i rischi di una potenziale perdita di fiducia e si è fatta sentire sonoramente all’indomani della gara; se lo abbiano fatto anche le giocatrici, lo scopriremo solo vivendo, tanto per restare in tema. O meglio, lo scopriremo domenica alle 18 al PalaNorda, dove Busto affronterà la Foppapedretti Bergamo (anche in diretta streaming su Sportube.tv): un bello scherzo del calendario, che mette di fronte le due freschissime “vittime” di Piacenza, ma soprattutto le due squadre più direttamente interessate alla corsa per il quarto posto. Una sconfitta significherebbe scivolare a meno 6 dalle rivali alla vigilia del turno di riposo: un rischio che non bisogna correre anche perché, senza abbandonarsi a sogni di finale scudetto, la classifica della regular season al momento rappresenta la porta principale di accesso all’Europa, con tutto quello che comporta in termini di visibilità e sponsorizzazioni. Orgoglio, fame, futuro: le motivazioni davvero non mancano, vedremo se la bizzarra Yama di quest’anno ancora una volta ci stupirà.

QUI BUSTO – Treviso come Catania? Si sprecano in questi giorni i confronti tra le finali di Coppa Italia appena concluse e quelle del 2011, quando la Yama incassò un’altra memorabile batosta in semifinale (0-3 da Villa Cortese); da quelle ceneri la Futura riuscì a risorgere spiccando il volo verso i playoff e poi verso la successiva, memorabile stagione del triplete. Il paragone è suggestivo, ma i tempi sono cambiati: allora la squadra disponeva di un enorme potenziale tecnico ancora non del tutto espresso (basti citare Havlickova o Bauer) che sembra mancare alle interpreti di oggi, e la società poteva contare sulle risorse necessarie per confermare gran parte della rosa e completarla con acquisti mirati. Oggi si naviga a vista, sia dal punto di vista degli investimenti futuri – in questo senso le prime risposte arriveranno dall’imminente scadenza della convenzione per la gestione del PalaYamamay – sia da quello strettamente pallavolistico, e i due aspetti si influenzano a vicenda: serve un salto di qualità vero, figlio della testa e del carattere, per far ripartire il meccanismo. Per ora la parola chiave in casa biancorossa è “dimenticare”: “La stagione è ancora lunga e vogliamo fare bene – dice Serena Ortolani – dobbiamo ricominciare subito la nostra corsa. Difficile spiegare cosa sia successo a Treviso, ma adesso non ci pensiamo più e ci stiamo concentrando solo sul campionato”. Tornando allora sul campo: Parisi ritrova Spirito e aspetta Sloetjes, che per la prima volta si è allenata a pieno ritmo con le compagne. Non è escluso che il coach tenti qualche mossa per cambiare rotta, ad esempio promuovendo Michel o dando riposo a qualcuna delle titolari: funzionò con Marcon contro Conegliano… E i tifosi? Il loro entusiasmo non è stato minimamente intaccato dalla brutta esibizione del weekend: due pullman per Bergamo sono già pieni, il supporto non mancherà di certo.

QUI BERGAMO – In un certo senso, la Unendo Yamamay deve ringraziare le avversarie: la sconfitta della Foppa in finale, con proporzioni più o meno identiche a quelle del giorno prima, ha in qualche modo reso meno amara l’imbarcata di Busto. Ma, in realtà, c’è sconfitta e sconfitta: a Treviso le ragazze di Bergamo sono uscite dal campo accolte dal coro “Orgogliosi di questa squadra”, qualcosa vorrà pur dire. Parole e musica di Jelena Blagojevic: “Abbiamo dimostrato che anche con una rosa così giovane siamo in grado di giocarcela con le grandi. Per noi è stato un passo avanti, ora non vediamo l’ora della prossima partita, perché abbiamo fame di vincere di più”. In poche parole, se la si mette sul piano della grinta e della determinazione, al PalaNorda si perde quasi certamente; su quello tecnico Diouf e compagne qualche falla ce l’hanno, anche se nelle classifiche di rendimento della serie A1 sono pur sempre al secondo posto in quanto ad attacco, ricezione e muro. Interessante sarà valutare le mosse di Lavarini, che nelle ultime partite – Coppa compresa – ha sempre preferito Smutna a Weiss in regia: mossa riuscita alla perfezione contro Modena, molto meno in finale. E lo stesso vale per il ballottaggio al centro, dove Melandri è stata schierata da titolare a scapito di Stufi. Nessun dubbio invece sulle schiacciatrici, che saranno Blagojevic e Sara Loda, con Sylla pronta a subentrare: l’ex Ornavasso (nella foto Rubin/LVF) fece molto male a Busto nel girone d’andata, quando ancora vestiva la maglia giallonera.

Foppapedretti Bergamo-Unendo Yamamay Busto Arsizio
Bergamo: 1 Klisura, 2 Stufi, 3 Bruno, 4 Loda, 6 Weiss, 7 Blagojevic, 8 Merlo (L), 9 Melandri, 10 Folie, 13 Diouf, 16 Smutna, 17 Sylla. All. Lavarini.
Busto A.: 1 Ortolani, 2 Degradi, 3 Garzaro, 4 Bianchini, 5 Michel, 6 Leonardi (L), 7 Marcon, 9 Spirito, 10 Sloetjes, 11 Buijs, 13 Arrighetti, 14 Wolosz, 15 Petrucci. All. Parisi.
Arbitri: Sandro La Micela e Alessandro Tanasi.

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Pubblicato il 01 Marzo 2014
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