All’ultimo respiro la Cimberio espugna Bologna
Varese batte 77-78 la Virtus che fallisce il tiro sullo scadere. Grande prova di Banks e De Nicolao, biancorossi ancora in lizza per i playoff, anche se la vittoria di Caserta complica le cose
Varese è viva e ci crede ancora. La Cimberio passa per il terzo anno consecutivo sul parquet di Casalecchio e festeggia una vittoria risicatissima e dal cuore in gola, che però tiene ancora i biancorossi di Bizzozi in corsa per un posto playoff. La qualificazione rimane molto difficile, perché Caserta (maledetto quel canestro subito all’ultimo secondo in casa) batte anche Siena e può giocare il vantaggio nello scontro diretto favorevole in caso di parità. Però almeno la
Per rompere l’uovo e scoprire una sorpresa allettante però, Varese deve attendere l’ultimo secondo di una gara non bella ma palpitante. La Cimberio rischia di distruggere tutto con un incredibile errore a 13” dalla fine, quando lascia scadere i 5” per effettuare la rimessa laterale: la difesa però costringe a un tiraccio Hardy e dalla mischia sotto canestro esce trionfatore De Nicolao (foto pallacanestrovarese.it), migliore in campo con Banks per la squadra di Bizzozi. Il play ha vendicato così qualche prova sottotono (su tutte il derby di Cantù) e ha ripreso in mano la squadra mentre il suo possibile alter ego Stoglin ha fallito fragorosamente. Poi dicevamo di Banks, uno spettacolo in attacco (24 punti) mentre ancora una volta Scekic si è fatto preferire a Linton Johnson. Bizzozi ha giocato con il fuoco, varato anche quintetti inusuali – Rush a lungo in campo, Mei messo come stopper di Walsh – e alla fine ha avuto ragione rispetto a Valli, coach di casa, che si è beccato un tecnico sul finire del terzo periodo rivelatosi fatale. La Cimberio, in calando dopo un bell’avvio, ha recuperato così 8 punti in un amen e ha riconquistato quella fiducia che l’ha accompagnata nell’ultimo periodo fino al successo. Se basterà lo vedremo: è difficile. Ma essere ancora in corsa è una bella notizia.
COLPO D’OCCHIO – Sarà l’ultima a Casalecchio? Forse, se la dirigenza Virtus deciderà di tornare nel vecchio, storico, ma affascinante PalaDozza. Nel caso è un peccato perché proprio negli ultimi anni Varese ha trovato le chiavi per espugnare la Unipol Arena nonostante un pubblico ancora numeroso. In tribuna comunque, discreto drappello di sostenitori biancorossi. Prima del match premiato Rascio Nesterovic, grande pivot di qualche anno fa, capitolato però anche lui davanti alla furia dei Roosters del ’99.
PALLA A DUE – Bizzozi affida il quintetto base a De Nicolao, preferito a Stoglin in regia; nessuna novità invece negli altri ruoli. Anche Valli ha un play quasi nuovo, Warren, ma comincia la partita con il talento di Walsh in panchina come in altre occasioni.
LA PARTITA – Sullo starter esce alla grande la Cimberio che subisce solo per qualche istante Jordan ma poi chiude bene la difesa e corre con scioltezza in contropiede. Schiacciano Polonara (foto: pallacanestrovarese.it) e Johnson, e quando la Virtus accenna a difese più accorte ci sono le triple di Ere e Rush (ben 2) a tenere avanti con sicurezza gli ospiti. Peccato per la bomba di Ndudi Ebi – ottimo il suo impatto – sulla sirena, canestro che argina il vantaggio varesino sul 20-29.
Il secondo quarto però perde le paillettes biancorosse: la squadra di Bizzozi fatica a segnare e si fa presto agguantare dal solito Ebi che in un amen pareggia a quota 31. Da qui sarà spesso partita sul filo della parità. Si fa notare Scekic per le sanzioni – un tecnico (insieme a Ebi) e un antisportivo – ma la Cimberio non ne risente e proprio nel finale rimette avanti la testa seppur di poco: 35-38.
Dopo l’intervallo però la flessione biancorossa rischia di diventare una rottura prolungata. Bologna comincia a fare canestro, cosa più rara in casa Cimberio, che tra l’altro perde Linton Johnson per terzo e quarto fallo (tecnico quest’ultimo) nella stessa azione. Ad Hardy allora si aggiunge Walsh e stavolta la Granarolo apre il break nonostante le azioni positive di Banks e De Nicolao. Il vantaggio bianconero arriva sino al +8 (67-59, finalmente timeout per Bizzozi); poi segna Scekic e su un’azione successiva Valli perde la trebisonda per un fallo di Fontecchio. Tecnico, quattro liberi di Banks e sulla sirena grande azione chiusa da Rush per il 67-67.
IL FINALE – Varese prova a riallungare con un gancio di Scekic e un triplone frontale di Banks, ma il divario non aumenta. Anzi, le due squadre si bloccano a lungo sul 71-72, un equilibrio rotto solo da un vivacissimo De Nicolao in seguito a errori e difese positive. Purtroppo la Cimberio concede qualcosa a rimbalzo offensivo e i bolognesi ne approfittano con il sorpasso affidato a Walsh (75-74), ma sarà l’ultimo per la Granarolo. Banks e Scekic danno il +3, Walsh riduce il divario sul 77-78 ma Bologna non ha ancora raggiunto il bonus a 1′ dalla fine. Varese ha per tre volte la tripla decisiva ma Ere, Banks e Polonara non trovano il canestro. Achille, in collaborazione con Scekic che mura Warren, prende però un rimbalzo fondamentale a 15” dalla fine. Ne seguono tre rimesse in attacco: sulle prime due fallo immediato di Bologna, sulla terza (che darebbe i liberi) Ere lascia scadere i 5” e consegna l’ultimo possesso alla Virtus. Che però ci prova male, con Hardy marcato dall’angolo: tiro cortissimo, 77-78, festa in casa Cimberio. E buona Pasqua a tutti voi.
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