La psicoeducazione per vincere la ludopatia

Il 30 maggio, l'associazione And terrà un convegno per presentare uno strumento di educazione degli adulti

Il gioco d’azzardo è una scommessa perdente. Questo in sintesi il messaggio che verrà veicolato agli operatori professionali nel seminario gratuito “La psicoeducazione per il giocatore d’azzardo patologico e la sua famiglia”, che si terrà a Gallarate il prossimo 30 maggio. 

E’ organizzato dall’Associazione AND-Azzardo e Nuove Dipendenze in collaborazione con il Coordinamento Contro Overdose da Gioco d’Azzardo, sodalizio guidato per gli aspetti scientifici da AND, che è attivo sin dal 2011 e che raggruppa ben 23 comuni della provincia di Varese, tra cui Gallarate che ha patrocinato l’evento mettendo a disposizione la location nelle ex scuderie Martignoni, grazie al sostegno dell’Assessore Silvestrini. Le due docenti, Anna Colombo e Lorella Vignati, sono socie di AND, assistenti sociali esperte che con questa metodologia hanno trattato con successo oltre duecento casi presso il SerT di Parabiago e presso l’Ambulatorio Specialistico Sperimentale attivo fino a gennaio 2014 a Como e Ispra.

La psicoeducazione è un modello teorico che da anni viene utilizzato come strumento specifico nell’ambito dell’educazione degli adulti. E’ una tecnica utilizzata nel trattamento terapeutico di diverse patologie tra cui il gioco d’azzardo problematico sia per il paziente che per i suoi familiari. Il programma è articolato in argomenti specifici che l’operatore può seguire con facilità; favorisce un processo di auto-riflessione e di motivazione al trattamento terapeutico stimolando la partecipazione attiva alla cura.

Il lavoro di chi impartisce la psicoeducazione, che è quello di informare i pazienti affinché sappiano dove si trovano e, in funzione di questo, affinché possano decidere dove andare.

L’interesse suscitato è assai elevato. Gli operatori che hanno aderito sono più di 100. Se quasi la metà comprensibilmente proviene dalla nostra provincia, il resto non solo arriva da altre zone della Lombardia, ma anche dall’Emilia Romagna, dal Piemonte, dal Trentino Alto Adige e dalla Valle d’Aosta. Più della metà degli operatori iscritti sono Assistenti Sociali (anche perché il seminario è realizzato in convenzione con l’Ordine Regionale degli Assistenti Sociali lombardi); numerosi anche gli psicologi e gli educatori professionali. Si è voluto consentire l’accesso anche ad alcuni tirocinanti e studenti di professioni sanitarie per sensibilizzarli precocemente a formarsi sulla materia dell’azzardo patologico che sempre più richiederà operatori preparati.

Per info: e-mail: azzardo.nuovedipendenze@virgilio.it

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Maggio 2014
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