Il Giardino Elisa per la psichiatria di Cittiglio
Martedì 17 giugno, verrà inaugurato il nuovo spazio verde che avrà una funzione terapeutica ma anche di inclusione sociale
L’Ospedale di Cittiglio si arricchisce di un nuovo giardino, aperto ai pazienti e ai visitatori, dedicato alla salute e al benessere.
Tutto è pronto al Reparto di Psichiatria per l’inaugurazione del Giardino di Elisa (Lisetta), che si apre ufficialmente a tutta la popolazione martedì 17 giugno.
Molto ricco il programma dell’evento inaugurale.
Alle ore 20.00 taglio del nastro alla presenza delle Autorità; a seguire un intervento di Riccardo Blumer (professore dell’Accademia Architettura di Mendrisio USI-Svizzera).
A partire dalle 20.30 circa, dopo la proiezione del video sulla creazione artigianale di “Pausa”, una sferzata di energia con possibilità di ballo è garantita dai musicisti del Jazzmania Hot Quartet a cura di Francesca Galante (Associazione Rinascenze), direttrice artistica del Festival Jazz in Maggiore atteso per l’estate. In modalità loop sarà proiettato il cortometraggio Cooking Art – Past.A.Our.Future. A disposizione dei presenti un rinfresco offerto dalla CIR food.
Alle pareti del reparto di Psichiatria sarà possibile vedere una mostra di vecchie foto dell’Ospedale di Cittiglio e la sequenza dei lavori inerenti il giardino.
Il Giardino di Elisa (Lisetta) nasce dagli sforzi della Psichiatria del Verbano per migliorare non solo l’umanizzazione del Reparto di Psichiatria dell’Ospedale di Cittiglio, ma di tutto l’Ospedale.
In particolare è stato realizzato questo piccolo giardino come una sorta di hortus conclusus. I pazienti psichiatrici e i loro visitatori potranno usufruire di un giardino ripensato al fine di favorire il contatto con la natura per trovare momenti di relax, allentare lo stress e dare sollievo alla mente e al corpo. Infatti, è noto ormai da diverso tempo che avere la possibilità di frequentare, o anche solo vedere, uno spazio verde curato e armonioso dona pace e serenità: componenti fondamentali per la salute mentale, una terapia parallela vera e propria. Rilassarsi nel verde aiuta a riportare l’attenzione al centro di se stessi per recuperare le risorse necessarie alle sfide quotidiane.
Inoltre il Giardino di Elisa (Lisetta) favorirà l’inclusione sociale e l’integrazione dei sofferenti psichici con utenti e visitatori "esterni" alla psichiatria, di tutti i reparti e i servizi ospedalieri, anch’essi ben accolti in questo giardino.
«Il nome Elisa – specifica Giovanna Binda, presidente dell’ADIAPSI onlus – è di una sofferente psichica, non più fra di noi, frequentatrice e benefattrice dell’associazione ADIAPSI di Varese: Elisa Rattaggi, chiamata affettuosamente dagli amici Lisetta».
«Il suo nome – aggiunge il dr. Isidoro Cioffi, Direttore della Psichiatria Verbano – vuole rappresentare tutti i sofferenti psichici per ricordarci che, pur provati da tanto malessere, si può avere un aiuto a sentirci vivi dalla terra, con i suoi profumi e i suoi colori, perché l’Io, come ben insegnava Freud, è innanzitutto un Io corporeo, che esiste in quanto vive e agisce sulla terra in prima persona».
E’ stato possibile realizzare questo giardino, grazie ai due progettisti (Carlo Lavit, architetto con studio a Varese e a Parigi, e a Emanuela Borio dottoressa in scienze agrarie paesaggista e Jury Member of the European Competition) e grazie all’apprezzamento di enti, aziende e cittadini del territorio che hanno deciso di sostenere l’impresa: la Comunità Montana Valli del Verbano presieduta da Marco Magrini, l’ADIAPSI onlus, Sandra e Dario Barbieri, l’idraulica Pinidro di Angrisano Carlo, la Floricoltura Lago Maggiore di Gemonio, Piante Spertini di Cittiglio- Laveno e il Monverde Garden Center di Brebbia loc. Bozza, S.C. Metal di Spanarelli e Ciambrone, Falegnami in Cantello – Paolo Baj e Marco Zappa.
Come completamento è stata inserita la panchina/scultura P A U S A progettata da Carlo Lavit ed Emanuela Borio che permette una seduta rilassante e socializzante di più persone.
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